Hashish importato dal Marocco, venti arresti tra Italia e Spagna

Lombardia
Foto di archivio (Getty Images)

Sei trafficanti sono stati fermati tra Milano e Rho. Le indagini sono partite da alcuni arresti di grossisti di spaccio nel Varesotto 

Venti persone sono state arrestate, tra Italia e Spagna, con l’accusa di far parte di un’organizzazione criminale transnazionale dedita al traffico di hashish importato dal Marocco, passando per il Paese iberico. Sei trafficanti, residenti a Milano e Rho, sono stati arrestati dai militari italiani, altri 14 sono stati fermati a Malaga, in Spagna, grazie al coordinamento con la Guardia Civil e l'unità antidroga nazionale spagnola (Udyco). Le indagini, svolte dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Varese e coordinate dal procuratore aggiunto Antimafia di Milano Alessandra Dolci e dal Pm Adriano Scudieri, sono partite nel 2018 da alcuni arresti di grossisti di spaccio nel Varesotto. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal Gip del capoluogo lombardo.

Il traffico di droga

A gestire il traffico internazionale di droga tra l'Italia e la Spagna per gli investigatori era Denis Sarro, compagno della nipote di Maria Serraino, 'regina' dello spaccio di eroina in piazza Prealpi a Milano negli anni '80, per conto dell'omonima cosca della 'ndrangheta reggina. Serraino, conosciuta come "mamma eroina" o "la Signora", originaria di Cardeto (Reggio Calabria), era la cugina di Paolo Serraino, capobastone del reggino. Denis Sarro, 34 anni, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti, era già finito in manette nel giugno del 2018 durante un blitz dei poliziotti spagnoli a Malaga, dove si era rifugiato per sfuggire a un'ordinanza emessa dal Tribunale di Milano.

Il modus operandi dei trafficanti

La droga era destinata al Nord Ovest e alla Campania, e veniva trasportata in nave e poi su camion per il trasporto merci, a tonnellate, partendo dalla Spagna. Lì vi arrivava via gommone dal Marocco. L'indagine è stata condotta sotto la supervisione di Eurojust, per la cooperazione giudiziaria tra paesi dell'Unione Europea. Gli inquirenti hanno documentato diversi grossi transiti di droga. Il primo, una tonnellata, passata per lo stretto di Gibilterra la notte tra il 31 marzo e il 1 aprile del 2018 e in parte ceduta nel Milanese, la seconda di 300 kg, importata a maggio, e l'ultima di 370 kg, parte dei quali è arrivata in Italia il 25 giugno del 2018, nascosta all'interno di un tir carico di arance proveniente da Barcellona e sequestrata al mercato ortofrutticolo di Pagani (Salerno) dai carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore.

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