Processo Maugeri, scarcerato ex manager Passerino: espierà pena a casa
LombardiaL’ex direttore finanziario ultrasettantenne sconterà la pena nella sua casa a Pavia. Venerdì Roberto Formigoni, coimputato nel processo per corruzione, si è visto respingere la richiesta di dichiarare l'inefficacia dell'ordine di carcerazione
Costantino Passerino, ex direttore finanziario ultrasettantenne della fondazione Maugeri, coimputato per corruzione di Roberto Formigoni, è stato scarcerato e sconterà la propria pena a casa. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Milano, accogliendo la richiesta di detenzione domiciliare per motivi di salute. L'ex manager è stato condannato definitivamente a 7 anni e 7 mesi. Passerino sconterà la pena nella sua casa a Pavia, a differenza dell'ex governatore della Lombardia - anche lui nel carcere di Bollate -, che venerdì si è visto respingere dalla Corte d'Appello di Milano la richiesta, proposta nel corso di un incidente di esecuzione, di dichiarare l'inefficacia dell'ordine di carcerazione avendo lui più di 70 anni.
I problemi di salute
Passerino, assistito dagli avvocati Angela Maria Odescalchi e Michela Andresano - gli stessi legali che hanno seguito Silvio Berlusconi nella fase dell'affidamento in prova ai servizi sociali - così come Formigoni, si era visto respingere la richiesta di sospensione dell'ordine di carcerazione eseguito lo scorso 22 febbraio, il giorno dopo la sentenza con cui la Cassazione ha reso definitiva la condanna per il caso Maugeri-San Raffaele. Successivamente però è stata proposta una istanza di detenzione domiciliare per una serie di patologie a rischio di "evoluzione negativa" di cui soffre Passerino. Istanza rigettata dal magistrato di Sorveglianza Rosanna Calzolari, che ha ritenuto non esistesse alcun pericolo di vita imminente ma ha demandato la decisione finale a un collegio di magistrati il quale ha invece accolto la richiesta.
L'istanza di non costituzionalità
I giudici si sono però riservati di decidere sulla questione di legittimità costituzionale sollevata dagli avvocati di Passerino così come quelli di Formigoni. I legali ritengono che la nuova legge 'spazzacorrotti' - per la quale, essendo il reato di corruzione ostativo, anche chi ha compiuto 70 anni va in carcere - non ha effetto retroattivo.