Milano, donna trovata morta in casa: compagno viene fermato e confessa

Lombardia
La Scientifica entra nel condominio di via Piranesi, dove è stata trovata morta Roberta Priore (Agenzia Fotogramma)

L'uomo è stato bloccato all'uscita del palazzo dagli agenti accorsi su richiesta della figlia della vittima, la quale non aveva notizie della madre da due giorni. L'ha soffocata con un cuscino

Ha confessato il delitto Pietro Carlo Artusi, l'uomo di 48 anni fermato nella notte tra il 19 e il 20 marzo dalla polizia per l'omicidio della sua compagna Roberta Priore, 53 anni, trovata senza vita nel pomeriggio di ieri, martedì 19 marzo, nel proprio appartamento in via Piranesi 19, a Milano. L'uomo ha raccontato agli investigatori della squadra mobile e al PM Grazia Colacicco di aver ucciso la donna, con cui si frequentava da circa cinque mesi, al culmine dell'ennesima lite. 

La polizia era già intervenuta in casa della Priore

Nel corso della loro relazione, la polizia era già intervenuta due volte per litigi in casa. Nella notte tra il 10 e l'11 marzo un vicino aveva dato l'allarme dopo aver sentito le urla della Priore, ma all'arrivo degli agenti la coppia era tranquilla, e la donna si era rifiutata di sporgere denuncia. Il 14 marzo invece è stato Artusi, al momento disoccupato, a telefonare al 112, raccontando di uno scontro che lo aveva convinto a lasciare l'appartamento, dove si era di recente trasferito. 

Capo squadra mobile: "L'ha soffocata con un cuscino"

"Durante la deposizione era sconvolto, davvero molto provato", ha spiegato il capo della squadra mobile milanese, Lorenzo Bucossi. "Ci ha detto che lunedì sera sono andati a cena in un locale in zona Ortica, al tavolo avrebbero iniziato a litigare per motivi personali, sembra per una presunta gelosia nei confronti della Priore. La situazione è degenerata al punto che sono andati via ognuno per sé. Poco dopo sono rientrati in casa ed è ripresa la discussione. Artusi dice che entrambi hanno assunto cocaina e che la donna lo ha aggredito lanciandogli oggetti. Ha ricostruito una scena scomposta in diversi momenti, a suo dire l'ha soffocata col cuscino per impedirle di urlare". 

Artusi voleva uccidersi

L'omicidio sarebbe dunque avvenuto nella notte tra lunedì 18 e martedì 19 marzo, un orario compatibile con quanto riferito dal medico legale. Sul corpo della vittima sono state trovate leggere bruciature sul petto, dovute a pezzi di carta dati alle fiamme dall'uomo, in un maldestro tentativo di sbarazzarsi del corpo. Nel primo pomeriggio di ieri, Artusi ha staccato i tubi del gas con l'intenzione di uccidersi, ma poi è uscito di casa.

L'uomo fermato nella notte

L'allarme è stato dato attorno alle 16 dalla figlia della Priore, dato che non aveva notizie della madre da giorni e non riceveva risposta suonando al campanello. Quando i vigili del fuoco hanno sfondato la porta, si sono accorti di un principio d'incendio. Artusi è stato bloccato poco dopo, mentre rientrava in casa: a riconoscerlo è stato un poliziotto, intervenuto nei giorni precedenti per una lite tra i due.

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