Scontri Inter-Napoli, cinque condanne per la morte del tifoso

Lombardia
Gli scontri del 26 dicembre 2018

I cinque ultras sono stati processati con rito abbreviato per rissa aggravata e altri reati. La pena più alta è quella a Nino Ciccarelli, storico capo ultrà della curva interista

Cinque condanne a pene fino a tre anni e otto mesi di carcere sono state inflitte ai cinque ultras processati con rito abbreviato per rissa aggravata e altri reati in relazione agli scontri del 26 dicembre prima di Inter-Napoli in cui perse la vita Daniele Belardinelli. Questa è la decisione del Gup di Milano. La pena più alta è quella a Nino Ciccarelli, storico capo ultrà dei Viking della Curva Nord interista, con già 12 anni di carcere alle spalle. Con la sentenza il Gup ha inflitto ai cinque ultras condannati anche un Daspo di 8 anni.

La richiesta dei PM

I PM avevano chiesto cinque condanne a pene comprese fra i due anni e 11 mesi e i cinque anni e otto mesi (per Ciccarelli) Il giudice, invece, oltre alla condanna a tre anni e otto mesi per Ciccarelli, ha condannato a due anni e 10 mesi Marco Piovella, detto "Il Rosso", ritenuto il capo dei Boys della curva nerazzurra. Poi, condanna di tre anni per Alessandro Martinoli, ultrà del Varese. Secondo le indagini, sarebbe stato a casa di Belardinelli il giorno di Natale insieme anche a Piovella per preparare il blitz di via Novara contro i tifosi napoletani. Infine, a due anni e sei mesi sono stati condannati gli altri due ultras interisti Francesco Baj e Simone Tira. Accolto il patteggiamento a un anno e dieci mesi per Luca Da Ros, che ha fornito una serie di elementi utili alle indagini.

Indagini ancora aperte

Resta aperta l'indagine per arrivare a individuare gli altri ultras che hanno partecipato agli scontri (ci sono già una ventina di indagati) e quella per individuare l'auto o le auto della carovana di tifosi napoletani che hanno investito, uccidendolo, Belardinelli. Tutti i coinvolti nell'indagine per rissa sono anche accusati di omicidio volontario, reato che non era contestato in questo processo.

I legali: "Le pene sono congrue"

"Le pene sono state notevolmente ridotte rispetto alle richieste della procura e sono congrue". Sono le parole degli avvocati Mirko Perlino e Antonio Radaelli, due dei legali dei cinque ultras. I difensori hanno spiegato anche che per almeno quattro dei cinque condannati dovrebbe arrivare nei prossimi giorni la scarcerazione, perché sono stati condannati a pene fino a tre anni. Per quanto riguarda Nino Ciccarelli, invece, condannato a 3 anni e 8 mesi, "il giudice dovrà fare delle valutazioni". Le istanze di scarcerazione sono già state presentate al Gup stamattina, con in subordine la richiesta di domiciliari. Su queste richieste il Gup si pronuncerà entro cinque giorni. I legali hanno chiarito che tutti gli imputati sono stati condannati per rissa aggravata e lancio di oggetti pericolosi, ma assolti dalle lesioni su tre tifosi napoletani. Secondo i legali, il giudice potrebbe aver valutato il reato di lesioni come 'assorbito' in quello di rissa aggravata. Lo stesso giudice non ha concesso agli imputati le attenuanti generiche, ma come chiarito dai difensori, "ha mitigato le pene rispetto alle richieste dei PM".

Avvocato della moglie di Belardinelli: "Vedova vuole giustizia"

"Vuole giustizia su chi ha ucciso suo marito, non aveva senso invece entrare come parte civile in questo processo agli amici fraterni del marito". Lo ha spiegato l'avvocato Caterina Monestier, legale della moglie di Daniele Belardinelli. La vedova del tifoso non si è costituita parte civile in questo processo e non era presente in aula, ma c'era il suo legale. "Non spetta a me dire se le condanne di oggi sono eque - ha aggiunto l'avvocato - noi non abbiamo chiesto alcun risarcimento in questo filone dell'indagine". Il legale ha detto inoltre che " tutta questa situazione per la mia assistita è molto triste".

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