Incendiarono un centro estetico nel Bresciano, cinque arresti

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)

Il salone a Desenzano del Garda era stato dato alle fiamme il 10 settembre 2018. Il mandante è un 57enne barese, residente in provincia di Frosinone 

Sono stati individuati e arrestati i presunti responsabili dell’incendio al “Bello delle donne”, centro estetico di Desenzano sul Garda, in provincia di Brescia, dato alle fiamme il 10 settembre scorso. In manette sono finite cinque persone, quattro italiani e una rumena, accusate, a vario titolo, di incendio, riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. Il mandante è Francesco Leone, 57enne barese residente in provincia di Frosinone, condannato per il sequestro lampo di Giuseppe Spinelli, il ragioniere di Silvio Berlusconi rapito nel 2012 con la moglie. Leone, che si trovava nel Bresciano perché molto amico di una donna romena che lavorava nel centro estetico dato alle fiamme, si sarebbe fatto aiutare da due persone, che hanno materialmente causato il rogo. Altri due si sono, invece, resi responsabili del trasferimento fraudolento di valori e del riciclaggio, con riferimento a ingenti somme nelle disponibilità del principale indagato. Secondo le indagini, il mandante dell'incendio stava anche preparando un sequestro dei vertici di una società toscana di custodia valori e il prelievo dei caveau.

Il sequestro

La Procura di Brescia ha disposto il sequestro di quattro immobili, due conti correnti postali e un'autovettura. Oltre a due armi clandestine e relativo munizionamento, un silenziatore, un ricco carteggio contabile, bancario e attinente al programmato sequestro di persona in Toscana, documenti falsi e denaro contante.

Il blitz

Il blitz dei carabinieri dei comandi provinciali dell'Arma e della guardia di finanza, insieme allo Scico delle Fiamme Gialle e al reparto indagini tecniche del Ros, è scattato oggi all'alba nelle province di Brescia, Frosinone, Bari, Roma e Latina. Gli uomini delle forze dell'ordine hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Brescia. Oltre agli arresti (tre in carcere e due ai domiciliari, la straniera e un italiano) sono state effettuate 20 perquisizioni locali e personali. L'indagine, condotta dalla Tenenza della guardia di finanza e dalla Compagnia dei carabinieri di Desenzano del Garda, si è protratta da settembre 2018 a oggi e ha anche accertato una "fiorente e attuale progettualità criminale" del gruppo, consistente nella reiterazione di incendi dolosi e danneggiamenti a concessionarie d'auto per "sentimenti di vendetta". 

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