Milano, sciopero del 15 marzo sul clima: al via le proteste

Lombardia
Le proteste in corso a Milano (ANSA)

Oltre 100mila studenti, secondo gli organizzatori, sono scesi in piazza per la manifestazione ‘Friday for Future’, che punta a sensibilizzare sull'urgenza di un cambiamento che contrasti il riscaldamento globale

Sono oltre 100mila, stando alle stime degli organizzatori, gli studenti scesi in piazza oggi, venerdì 15 marzo, per unirsi alla manifestazione ‘Friday for Future’, giornata internazionale di mobilitazione in difesa della Terra. Al grido di "Scendiamo in piazza, manifestiamo, oggi a scuola non ci andiamo", i ragazzi hanno dato il via, partendo da largo Cairoli, alla mobilitazione che, oltre a Milano, interesserà molte altre piazze italiane ed estere. "Continuiamo ad aumentare minuto dopo minuto, siamo la più grande piazza studentesca che Milano ricorda", dicono gli organizzatori. A causa della partecipazione massiccia il corteo ha cambiato percorso: "Siamo troppi, più di centomila: chiudiamo il corteo in piazza Duomo perché in piazza Scala non ci stiamo", spiegano gli organizzatori. 

Guance verdi e nessun partito

'No time left' recita il cartello appeso a un risciò che apre il corteo di giovani, sintetizzando il significato della manifestazione indetta per protestare contro le politiche che favoriscono o non contrastano il riscaldamento globale: "Governi agite, il tempo sta scadendo. Oggi siamo scesi in 182 piazze in Italia per chiedere una sola cosa: di avere un futuro", gridano al megafono gli organizzatori. "Ci siamo rotti i polmoni", recita uno dei tanti striscioni che i ragazzi sventolano. E ancora: "Perché studiare per un futuro quando non ci sarà un futuro?".

Le parole della 'Greta Thunberg italiana'

"Siamo una piazza di giovani: nessun partito può rappresentare le nostre lotte perché in questi anni nessuno ha fatto niente di concreto", ha detto Miriam Martinelli, la sedicenne milanese soprannominata la 'Greta Thunberg italiana'. La giovane, in testa all'onda verde che sta attraversando Milano, spiega che "siamo in una terza guerra mondiale, se non facciamo qualcosa moriranno milioni di persone, oltre ad animali e vegetali". Miriam è stata anche invitata all'Europarlamento a Strasburgo: "Lì ho visto tante parole di politici che ci ringraziavano e ci dicevano che il cambiamento climatico era il primo problema. Ma sono soltanto parole e non si è mai arrivati ad una conclusione. Ci hanno invitato, ci hanno ascoltato ma continuano a non fare nulla", conclude Martinelli.

In marcia anche il sindaco Sala

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha partecipato alla mobilitazione con una marcia nella periferia milanese insieme a circa 200 bambini di una scuola media. Con una fascia arcobaleno realizzata per lui dagli studenti della scuola media Pertini di via Boifava, periferia sud di Milano, il sindaco ha aperto la marcia che ha toccato alcune vie del quartiere. "Grazie per quello che state facendo oggi, ma pensate già a quello che farete da domani - ha detto ai bambini -: testimoniare e impegnarvi è importante e dovete farlo sempre. Io vi prometto, e non è una promessa da politico che poi non mantiene, che sul tema dell' ambiente ci sarò".

Le parole di Giuseppe Sala

Il sindaco ha poi invitato tutti ad "agire per il cambiamento e a non lasciare certe azioni solo alla politica". "Milano sta dando un grande esempio al nostro Paese e voi dovete sentire questa responsabilità - ha aggiunto -. Quello che succede qui influenza il Paese". Infine Sala ha paragonato l'impegno che vede oggi nei giovani a quello che ha vissuto anche lui da giovane negli anni '70. A mobilitare tante energie di giovani in tutto il mondo in difesa dell'ambiente è stata una ragazzina svedese, la 16enne Greta Thunberg, che è stata proposta per il Nobel per la Pace. «Io non lo vedo come una cosa strana, anche se è così piccola ha avuto la capacità di attivare tante energie», ha concluso Sala.

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