Milano, ucciso e murato in una parete: presunto esecutore è un detenuto

Lombardia
Immagine d'archivio (ANSA)

L’omicidio sarebbe avvenuto nel 2013 a Muggiò, in Brianza, dove l’uomo era stato attirato con la falsa promessa di un affare di droga 

Il Tribunale di Monza ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del presunto autore materiale dell'omicidio di Lamaj Astrit, 41enne albanese i cui resti sono stati scoperti, lo scorso gennaio, in un pozzo artesiano murato e prossimo alla parete di un'abitazione in un residence di lusso di Senago (Milano). Destinatario del provvedimento è un pregiudicato, detenuto nel carcere di Viterbo in regime di 41 bis.

Gli arresti

L'uomo, secondo le indagini dei carabinieri, avrebbe strangolato Astrit con un filo di nylon, mentre altri cinque complici lo tenevano fermo. L’omicidio sarebbe avvenuto nel 2013 a Muggiò, in Brianza. Ieri i militari hanno fermato, tra Lombardia e Sicilia, tre dei presunti partecipanti al delitto e la presunta mandante, una commerciante di gioielli di 64 anni, genovese, fermata dai carabinieri mentre era quasi arrivata all'aeroporto ligure.

Le indagini

A far partire le indagini è stato proprio uno dei partecipanti al delitto che, sentito dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta per un'altra indagine, ha raccontato la morte e l'occultamento del cadavere di Astrit. Grazie alla sua testimonianza, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza sono risaliti a tutti i partecipanti al delitto: sono sette in totale gli indagati a vario titolo per omicidio ed occultamento di cadavere, a partire dalla mandante.

L'omicidio

La donna, a quanto emerso, lasciata dal 41enne a fine 2012, avrebbe chiesto e ottenuto aiuto negli ambienti malavitosi del mandamento di Riesi (Caltanissetta), di dove è originaria. Persona "nota" in Sicilia, la donna ha raccontato ai killer di essere stata anche derubata dal suo ex amante e che lui meritava la morte. Così il 41enne è stato attirato a Muggiò, con la falsa promessa di un affare di droga. Astrit è poi stato picchiato, stordito e tenuto fermo per essere strangolato. Per fa sparire il cadavere, il gruppo ha raggiunto in auto Senago, dove uno dei killer aveva lavorato a una ristrutturazione nel residence "Villa degli Occhi". Insieme ai complici questi ha buttato giù il muro dove sapeva esserci un pozzo artesiano, e qui il corpo del 41enne è stato murato.  

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