Melegnano, scritte contro ragazzo senegalese: sabato manifestazione anti razzismo

Lombardia
La scritta razzista comparsa sul muro della casa della famiglia Pozzi a Melegnano (ANSA)

Le frasi contro la famiglia Pozzi, che ha adottato il giovane Bakary, sono comparse per due volte sul muro della loro abitazione. Il corteo, come deciso dal sindaco, partirà alle 16 dal piazzale della stazione 

Una manifestazione contro il razzismo si terrà sabato, 23 febbraio, a Melegnano dopo le scritte razziste comparse, per ben due volte, sul muro perimetrale della casa della famiglia Pozzi che ha adottato il giovane senegalese Bakary. "Ammazza al negar" ("ammazza il negro), "Italiani=m." e "Pagate per questi negri di m." le frasi impresse sul muro, in due diverse circostanze. Come deciso dal sindaco del comune in provincia di Milano, Rodolfo Bertoli, la "camminata", che si chiamerà "Facciamoci sentire - Melegnano scende in piazza", partirà dalle 16, a partire dal piazzale della stazione per arrivare in piazza della Vittoria, davanti al castello. "Stamattina abbiamo deciso che si tratterà di una camminata - ha spiegato Bertoli - alla quale si potranno portare anche fischietti per far sentire forte la propria volontà di testimoniare la propria presenza a fianco della famiglia Pozzi e per ribadire il proprio no a ogni forma di razzismo". Il primo cittadino ha fatto anche stampare i manifesti per la manifestazione e ha lanciato tre hashtag: #cittadinidelmondo #nessunoèstraniero e #primalepersone.

Le parole della madre del giovane Bakary

La madre di Bakary, Angela Bedoni, questa mattina ha ribadito che "questa è una situazione anche determinata da pronunciamenti, comportamenti, atti legislativi di forze politiche e di alcuni loro esponenti, sia della maggioranza che dell'opposizione: ci riferiamo, ad esempio, a un malinteso senso di tutela dei cittadini italiani e dei confini nazionali e a una sistematica campagna di disinformazione rispetto alla reale rilevanza dei flussi migratori".

Procuratore di Lodi: "Indagini su persone con poca cultura"

"Stiamo concentrando le indagini soprattutto su persone di poca cultura o stranieri", spiega il Procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro. La svastica è stata infatti raffigurata al contrario, e la scritta 'al negar' non ha a che fare con il dialetto della zona, ma parrebbe volerlo imitare.

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