Regione Lombardia, approvata mozione per caccia cinghiali con arco

Lombardia
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

Il provvedimento è arrivato a un mese dall'ingresso di alcuni cinghiali sull'A1 che ha causato un incidente con un morto e dieci feriti 

Approvata dal Consiglio regionale della Lombardia la mozione che per fronteggiare “l’emergenza cinghiali” prevede l’utilizzo dell’arco “come strumento ecologico per attuare la selezione" tra i "metodi per il controllo delle popolazioni". La mozione, il cui primo firmatario è il consigliere della Lega Paolo Ghiroldi, è stata approvata a un mese dall'incidente causato dall’ingresso di alcuni cinghiali sull’A1 e che ha provocato un morto e dieci feriti.

Il Pd ha espresso voto contrario sull’uso dell’arco

Il provvedimento è stato votato per parti separate su richiesta del Partito Democratico, il quale ha espresso voto contrario proprio sul punto riguardante l'uso dell'arco. Il testo, tra le altre cose, impegna la giunta di Attilio Fontana a predisporre misure perché si possano abbattere cinghiali anche "al fuori degli orari e dei giorni previsti dalla normativa nazionale per la caccia" e ad attivarsi con i parlamentari del territorio per modificare la legge vigente per far riconoscere la figura dell' 'operatore volontario', ovvero un cacciatore appositamente formato per l'attività di contenimento con la supervisione delle polizie provinciali. Inoltre proseguiranno gli scambi con i ministeri competenti per far sì che "l'emergenza cinghiali abbia la necessaria attenzione e la disponibilità di tutti gli strumenti previsti dalla legge, compreso lo stato di calamità, per fronteggiare l'escalation di danni a uomini e colture".

Approvata anche la mozione presentata da Fratelli d’Italia

L'Aula ha inoltre approvato, con 45 voti favorevoli e 12 contrari, un'altra mozione presentata da Franco Lucente, consigliere di Fratelli d'Italia, sempre riguardante le problematiche causate dai cinghiali nelle province di Lodi, Milano e Pavia. "Nella quantità attuale, i cinghiali sono nocivi, pericolosi e fuori controllo", ha spiegato Lucente che con la sua mozione ha chiesto l'adozione di tutti gli strumenti necessari per far fronte all'emergenza, inclusi i piani di controllo e l'intervento delle guardie provinciali così come degli stessi proprietari terrieri interessati alle invasioni. Chi agisce contro i cinghiali deve però essere munito delle apposite autorizzazioni e dei permessi di caccia, dunque in grado di partecipare agli abbattimenti.

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