Bergamo, uccise prostituta in una stanza d'albergo: condannato a 20 anni

Lombardia
Immagine d'archivio (Agenzia Fotogramma)

Fabrizio Vitali, ex operaio di 61 anni, è stato condannato per l’omicidio di Esther Onane Eghianruwa, 37enne uccisa il 20 gennaio scorso a Dalmine 

E’ stato condannato a vent’anni di reclusione Fabrizio Vitali, ex operaio di 61 anni, accusato dell’omicidio di Esther Onane Eghianruwa, 37enne uccisa il 20 gennaio scorso. La donna era stata freddata con un colpo di pistola alla nuca all’interno di una stanza d’albergo di Dalmine. Il giudizio è avvenuto in rito abbreviato, con lo sconto dunque di un terzo della pena. L’uomo confessò subito l’omicidio e fu lui stesso a chiamare i soccorsi.

L'omicidio

Secondo la ricostruzione, la vittima era una prostituta con cui l’uomo era in rapporti da svariati anni. Rimasto senza lavoro, l’uomo manifestò, nelle settimane precedenti l’omicidio, la volontà di interrompere i loro incontri in quanto era rimasto senza denaro. Secondo il suo racconto ai magistrati, quel giorno Vitali si presentò all’albergo con una pistola, regolarmente detenuta, perché temeva un’eventuale reazione aggressiva della donna, la quale a suo dire più volte aveva minacciato di picchiarlo. L’omicidio avvenne la mattina, dopo che i due avevano trascorso la notte insieme. L’uomo ai carabinieri aveva raccontato sin da subito: “Non volevo ucciderla”.

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