L’ultimo caso è quello di un neonato deceduto sabato mattina: sarebbe stato portato in reparto poco dopo la nascita e non è sopravvissuto
Sono diventati quattro i casi dei neonati deceduti agli Spedali Civili di Brescia nel reparto di terapia intensiva neonatale. Ai tre casi già noti, si è aggiunto anche quello di un neonato morto sabato mattina. Il piccolo sarebbe stato portato in reparto poco dopo la nascita e non è sopravvissuto.
Quarto caso "non di interesse della Procura"
In merito a quest'ultimo decesso, l'ospedale ha fatto sapere in una nota che il neonato "è deceduto, poco più di due ore dopo il parto, per una gravissima malformazione congenita delle vie aeree superiori". Il caso quindi "non è di interesse della Procura". "La Direzione ribadisce e sottolinea - si legge ancora nella nota dell'ospedale - come i quattro decessi avvenuti negli ultimi giorni presso il Reparto di Terapia Intensiva Neonatale, non siano riconducibili ad una medesima causa né siano la conseguenza un focolaio epidemico", concludono i vertici degli Spedali civili di Brescia.
Ministro invia ispettori
Ieri la ministra della Salute Giulia Grillo ha inviato i Nas e ha predisposto l'ispezione ministeriale agli Spedali Civili di Brescia, dove, nel pomeriggio del 5 gennaio, è deceduto il piccolo Marco, per un’infezione contratta durante il ricovero nel reparto di terapia intensiva. Sulla vicenda, ha aperto un'inchiesta anche la Procura.
Acquisite le cartelle cliniche
Oggi, lunedì 7 gennaio, i carabinieri del Nas hanno acquisito tutte le cartelle cliniche relative ai quattro neonati deceduti. Il materiale è stato messo a disposizione della Procura di Brescia che sta valutando come procedere. L'autopsia sulla prima bambina, morta il 29 dicembre, è già stata effettuata il 31 dicembre, mentre domani potrebbero essere eseguite quelle sui due neonati morti sabato scorso.