Bergamo, seppellì viva la sua cagnolina: 84enne chiede patteggiamento

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)

Il pensionato aveva preso a bastonate il suo setter femmina e l'aveva seppellita credendola morta. Accolta la richiesta dell'Enpa di costituirsi parte civile

Si è aperto ieri 5 dicembre a Bergamo il processo a carico di un pensionato di 84 anni di Zanica, in provincia di Bergamo, accusato di aver picchiato e seppellito viva il suo setter femmina.

La vicenda

La vicenda risale al novembre 2017: la quattrozampe, Siria, fu miracolosamente salvata da una passante. Undici anni, malata di tumore, fu presa a bastonate dall'anziano proprietario e, creduta morta, seppellita in un campo agricolo a sud di Zanica con l'aiuto di un amico. Appena ripresa conoscenza, la cagnolina era riuscita a riemergere con la testa e a guaire disperata, attirando l'attenzione di una donna che stava passando in quel momento. Morì nonostante le cure dei veterinari.

Chiesto il patteggiamento

Al processo, attraverso il suo legale, l'imputato ha chiesto di patteggiare: ma il giudice, a causa della particolare crudeltà dimostrata dall'anziano, ha rinviato la decisione all'udienza in calendario per mercoledì 19 dicembre. È stata invece accolta la richiesta dell'Enpa di essere ammessa in giudizio come parte civile. La stessa richiesta è stata avanzata da quattro associazioni: Lav, Ugda, Comitato Diritti Animali e Legambiente.

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