Morte pensionata a Rho, secondo teste killer provò a vendere gioielli

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)

Un testimone ha raccontato durante il processo di aver accompagnato l’imputato e suo fratello da un compro-oro ad Arona due giorni dopo l’omicidio

Dopo averla uccisa a coltellate il killer avrebbe provato a vendere i suoi gioielli. È quanto ha sostenuto stamattina, 5 dicembre, un testimone davanti alla prima sezione della Corte d'Assise di Milano, dove si svolge il processo a carico di Renato Modugno, l’uomo di 53 anni accusato di aver ucciso a coltellate la pensionata Antonietta Migliorati, 73 anni, lo scorso 17 agosto a Rho in provincia di Milano. Secondo il testimone l’uomo avrebbe provato a vendere i gioielli due giorni dopo l’omicidio dell'anziana, sua ex vicina di casa, a cui erano stati sottratti una fede nuziale, un orologio, una collanina e un solo orecchino.

Il racconto

Il testimone ha raccontato di aver accompagnato l’imputato e suo fratello Walter da un compro-oro ad Arona, in provincia di Novara. Rispondendo alle domande del giudice Ilio Mannucci Pacini ha anche spiegato che Walter Modugno, il quale si è avvalso della facoltà di non rispondere, gli aveva confidato che suo fratello in quei giorni “era in aria, aveva avuto dei casini con la moglie e con la famiglia”.

Le indagini

A incastrare Modugno sono state le tracce biologiche trovate sulla vittima dagli specialisti del Ris. L'uomo aveva precedenti per rapina e furto risalenti alla metà degli anni Ottanta. Nell'ordinanza di custodia cautelare del Gip di Milano, Marco Del Vecchio, si legge che l'uomo avrebbe ucciso con l'aiuto di un'altra persona, non ancora identificata. Una circostanza confermata, secondo il giudice, dall'esito delle analisi genetiche, le quali hanno accertato sul corpo della donna "anche la presenza di tracce genetiche eterologhe riconducibili a due soggetti diversi di sesso maschile".

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