Milano, assalto a gioielleria a Brera: preso rapinatore Pink Panthers

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)

Arrestato un membro del clan noto come "Pink Panthers", i cui componenti sono originari dell'ex Jugoslavia. Altre due persone sono ricercate a livello internazionale

La polizia ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti degli autori della rapina commessa il 20 dicembre 2017 in via Pontaccio, a Milano, ai danni della gioielleria Paradiso Luxury. Secondo quanto riferito dalla polizia, i rapinatori fanno parte del gruppo criminale dei "Pink Panthers", di origine balcanica, molto noto per i modi spregiudicati e spettacolari adottati durante le rapine. La misura cautelare, eseguita dalla Squadra Mobile che ha condotto le indagini, riguarda tre persone: due sono ricercate a livello internazionale, mentre una terza, Danilo Vucinic, è stata arrestata. 

L'arresto

L'uomo è un 36enne di origine serba. Gli investigatori sono arrivati a lui grazie a un errore commesso durante la rapina: sfondando la vetrina della gioielleria milanese con un martello, Vucinic si è ferito leggermente a una mano, lasciando sul luogo una traccia genetica che è stata facilmente rintracciata all'interno dei database delle forze dell'ordine. L'uomo infatti aveva precedenti per rapina in vari Paesi, tra cui la Svizzera, dove il 25 agosto era stato fermato dalle autorità elvetiche. Successivamente l'uomo è stato estradato in Italia.

I "Pink Panthers"

Particolarità di alcuni componenti del gruppo, tra cui Vucinic, è di essere ex membri di forze militari o paramilitari dell’Ex Yugoslavia. Il gruppo è noto per aver compiuto colpi rocamboleschi a Roma, Parigi, Saint Tropez, Svizzera e Dubai. Al momento del fermo avvenuto a Basilea, fra gli effetti personali di Vucinic era stato trovato solo un passaporto croato falso: nulla che potesse ricondurre a un nascondigio o ad altri complici. In dieci anni di rapine il gruppo avrebbe racimolato un bottino pari a 200 milioni di euro.

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