Varese, 15enne torturato da coetanei: fissati i primi interrogatori

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)

Sono stati fissati gli interrogatori per tre dei quattro ragazzini accusati di aver sequestrato e torturato un loro coetaneo, i 14enni saranno ascoltati dal magistrato martedì 27 novembre 

Sono fissati per martedì 27 novembre gli interrogatori a tre dei quattro ragazzini accusati di aver sequestrato e torturato un loro coetaneo all'interno di un box, a Varese. I tre 14enni sono finiti in carcere al Beccaria venerdì 23 novembre in seguito all'ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip del Tribunale dei Minori, ora sono in attesa di essere ascoltati dal magistrato. Secondo le ricostruzioni i quattro ragazzini avrebbero sequestrato e torturato un 15enne per ottenere informazioni su un secondo ragazzo che aveva con loro un debito di droga di 40 euro.

Il commento dell'avvocato

"Mi auguro si siano resi conto del disvalore delle loro azioni, ce lo auguriamo tutti - ha commentato all'ANSA l'avvocato Alessandro Indelicato, difensore di uno dei tre giovani - Ora dovranno essere valutate le singole responsabilità, in questa vicenda c'è un leader, il quarto ragazzo fermato prima dell'esecuzione delle ordinanze, e dei gregari. Siamo di fronte a una brutta faccenda – prosegue il legale - maturata in un contesto di fragilità socioeconomica e sociale. La madre del mio assistito è una bravissima persona, che da tempo fatica però a confrontarsi con il figlio. In aula - ha concluso l'avvocato- chiederemo l'inserimento del ragazzo in una comunità, tutto dipenderà dal suo atteggiamento collaborativo, necessario per darci spazio di manovra".

Le torture

Il 15enne vittima delle torture sarebbe stato legato ad una sedia con dei cavi di acciaio e picchiato più volte dai quattro ragazzi. La vittima sarebbe stata spogliata, a torso nudo e senza scarpe, poi i giovani aggressori avrebbero iniziato a versargli sapone liquido negli occhi e gettato addosso acqua gelida. Il ragazzino sarebbe stato minacciato anche con un bastone ferrato e, con un coltello puntato alla mano, gli sarebbe stato intimato di parlare altrimenti gli avrebbero tagliato il dito di una mano. Oltre a questo, gli aguzzini, lo avrebbero minacciato di lasciarlo legato fino alla sua morte e di dargli fuoco con una bomboletta di gas. Questa è la ricostruzione fornita dalla magistratura ala termine dell'indagine che venerdì scorso ha portato all'arresto dei tre giovani che presto dovranno affrontare l'interrogatorio davanti al magistrato.

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