Milano, condannato a 16 anni il boss della ‘Ndrangheta in Lombardia

Lombardia
Foto di archivio
avvocati

Rocco Barbaro, 53 anni, è ritenuto il reggente della ‘Lombarda’, la struttura di vertice nella regione, oltre che presunto boss del narcotraffico tra Italia e Sudamerica 

Sedici anni di carcere per Rocco Barbaro, figlio di Francesco Barbaro (capo dell'omonima cosca di Platì e che sta scontando in carcere una condanna all'ergastolo per l'omicidio del brigadiere Antonio Marino, avvenuta a Bovalino nel 1990). Il 53enne è ritenuto il reggente della "Lombarda", struttura di vertice della 'Ndrangheta in Lombardia, oltre che presunto boss del narcotraffico tra Italia e Sudamerica. Soprannominato "U sparitu", a causa della sua latitanza durata ben due anni, Rocco Barbaro è stato condannato dall'ottava sezione penale milanese per associazione mafiosa e per l'intestazione fittizia di beni, come Il Bar Vecchia Milano in corso Europa, a pochi passi dal Duomo. A seguito delle indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo di Milano e coordinate dal pm Cecilia Vassena, sono stati condannati anche Antonio Barbaro, nipote di Rocco, a 2 anni, Giuseppe Grillo, a 3, e Fortunato Paonessa, a 4, quest'ultimo accusato di violenza privata.

Nell'autunno 2016 furono condannati il figlio 28 enne di Rocco Barbaro, Francesco, a 8 anni, Raffaele Greco, a 4 anni, e Domenico Martorano, a 2.
Nel procedimento i Barbaro sono stati condannati per associazione mafiosa, accusa però non riconosciuta dal Gip nelle misure cautelari, ma dalla Cassazione dopo il ricorso della Procura. "U sparitu", che era stato inserito nell'elenco dei 30 latitanti più pericolosi, venne arrestato a Platì nel maggio del 2017, nascosto nell'abitazione di una delle figlie. La sua cosca è ritenuta dagli investigatori egemone nel traffico di cocaina in Calabria e Lombardia. 

Milano: I più letti