
Dalla Spagna al Giappone, passando per Austria, Venezuela e Scandinavia, il folklore e le tradizioni locali hanno dato vita nel corso degli anni a celebrazioni a dir poco singolari, che ancora oggi i cittadini festeggiano. LA FOTOGALLERY

Onorato da grandi e piccini in Catalogna, il Caga Tió o Tió de Nadal è un piccolo pezzo di legno decorato con una faccina sorridente a cui la famiglia offre una coperta, frutta e cibo per tutto il periodo che precede il Natale. Durante la cena della vigilia o il pranzo del giorno dopo, grandi e piccini battono il tronchetto con delle mazze cantando brani della tradizione natalizia (foto: Sergi Ramos)
L'albero di Natale, tra storia e leggende
Il Natale viene festeggiato anche in Giappone, anche se solo dall'1% della popolazione. Parte del merito è della catena di pollo fritto Kentucky Fried Chicken, diventata famosa tra gli stranieri che visitano il Paese. Gli store del fast food vengono presi d'assalto durante le festività per poter gustare un pranzo natalizio dal sapore statunitense. Per i turisti che visitano il Giappone una puntatina da KFC è d'obbligo in questo periodo dell'anno (foto: KFC)
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Ma le particolarità del Natale in Sol Levante non finiscono qui. Babbo Natale in Giappone diventa Babbo Kuroshu e nella sua tradizionale rappresentazione ha due occhi sulla fronte, per poter tenere d'occhio tutti i bambini, specialmente quelli cattivi. I bambini giapponesi hanno persino una propria variazione della Christmas cake, a base di pan di spagna, panna e fragole

Il Krampus è una creatura demoniaca che, prendendo il posto di Babbo Natale, punisce i bambini cattivi. Ogni anno tra Austria e Croazia si tiene una sfilata di uomini travestiti da Krampus, che vagando per le strade, terrorizzano i bambini delle città e minacciano di mangiarli

Le strade di Caracas vivono un momento speciale a Natale. Infatti, per recarsi alla messa del 25 dicembre, la tradizione vuole che ci si sposti in pattini a rotelle. Le vie della capitale venezuelana vengono pulite e messe a nuovo per permettere ai suoi cittadini di compiere il proprio "dovere" natalizio

I norvegesi sono convinti che la vigilia di Natale coincida con l'arrivo di spiriti maligni e streghe pronte a guastare i piani delle feste. Gli uomini di casa devono nascondere le scope per evitare che le fattucchiere possano compiere indisturbate i propri malefici. Qualcuno si arrischia anche a sparare qualche colpo di pistola, giusto per far capire agli spiriti chi comanda (foto: Devanath – pixnio)

Note come "Julebukk" in Norvegia e "Julbock" in Svezia, le capre sono ciò che resta del mito di Thor e del suo carro trainato da questi animali. Le loro rappresentazioni, in tempi moderni, sono invece simbolo del demonio. Per questo, in alcune città scandinave, vengono anche date alle fiamme come buon auspicio

Le forti radici cristiane del Portogallo guidano diverse e articolate tradizioni da compiere prima, durante e dopo il Natale. Nelle prime ore del 25 dicembre si celebra la "consoda", un momento in cui si allestisce la tavola con un piatto anche per chi non c'è più, le cosiddette "alminhas a penar", l'anima del morto

In Repubblica Ceca esiste una tradizione natalizia riservata alle donne single in cerca dell'amore. Chi desidera sposarsi deve mettersi di spalle alla porta di casa e gettare, senza guardare, una scarpa verso l'uscio. Se questa atterra con la punta rivolta verso la porta significa che si sposerà entro l'anno

Nella città di Oaxaca, in Messico, il 23 dicembre si celebra la "notte dei rafani". Le radici vengono intagliate e scolpite per creare figure della natività. C'è anche una competizione tra i migliori scultori della città: chi vince, guadagna la prima pagina del giornale locale del giorno seguente (Foto drewleavy - Flickr)
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