
Imperdibili, cosa vedere a Torino: 5 luoghi letterari da visitare in 1 giorno
Dopo uno stop forzato dovuto alla pandemia, il Salone Internazionale del Libro di Torino è tornato finalmente in presenza e lo fa in versione autunnale. La XXIII edizione è in programma, infatti, dal 14 fino al 18 ottobre al Lingotto Fiere del capoluogo piemontese. Per chi ha pochi giorni a disposizione – o anche solo qualche ora – per visitare Torino e già conosce la città e i suoi meravigliosi monumenti, ecco 5 luoghi letterari che non deve assolutamente perdere

Torino è la città di Primo Levi: “Qui sono nato, mi sono sposato, ho scritto il mio primo libro: sono tutte cose che rimangono dentro, che creano un clima di corrispondenza con una città”, raccontava in un’intervista a Philip Roth nel 1986. Il tour letterario può partire proprio dal quartiere San Salvario con la sua celebre Sinagoga.

Tra i luoghi letterari della città non possono mancare le piazze San Carlo, Castello e Carignano, dove furono ambientate tra il 1878 e il 1886 le vicende raccontate da Edmondo De Amicis nel suo Cuore, scritto a Palazzo Perini, l’edificio che si trova nell’attuale Piazza XVIII dicembre, allora Piazza San Martino. All’autore del celebre romanzo di formazione è dedicato, tra l’altro, un monumento, realizzato da Eduardo Rubino nel 1914, in piazza Carlo Felice.

Sono bastati pochi mesi a Friedrich Nietzsche per innamorarsi di Torino. È qui, infatti, che il celebre filosofo ha vissuto tra il settembre 1888 e il gennaio 1889, al quarto piano di un edificio in via Carlo Alberto 6, dove, come attesta una targa commemorativa lì presente, scrisse Ecce, homo.

La splendida seicentesca Villa della Regina nel corso dei secoli ha ospitato duchesse, principesse e regine. La prima fu Ludovica, moglie di Maurizio di Savoia. Fu proprio il cardinale e fratello del duca Amedeo a volerne la realizzazione. La villa ospitò per diversi anni il circolo di intellettuali, accademici e scienziati, fondato dallo stesso Maurizio di Savoia e noto come Accademia dei Solinghi.

Tra un incontro con gli scrittori e un firmacopie, si può fare una pausa allo storico Caffè Baratti & Milano, fondato nel 1858 da Ferdinando Baratti e Edoardo Milano, e che ha sede oggi in P.zza Castello. Le sue prelibatezze hanno ispirato il poeta Guido Gozzano che dedicò il componimento poetico Le golose alle “signore che mangiano le paste nelle confettiere".
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