
Imperdibili, 15 cose da vedere a Lucca in un giorno se sei al Lucca Comics
Imperdibili è la nuova rubrica di Sky Tg24 che racconta le mete da non perdere e i segreti da scoprire in ogni luogo. Prima tappa: la città di Lucca, che tra torri, chiese, giardini e monumenti nasconde numerosi tesori da visitare. Che si abbiano a disposizione poche ore o un paio di giorni, ecco i 15 luoghi da non perdere che raccontano la storia della città toscana.

Da non perdere a Lucca sono le sue bellissime Chiese. San Michele in Foro è una di queste: è situata nell'omonima piazza del centro storico dove anticamente sorgeva il Foro romano. La peculiarità della Chiesa è, senza dubbio, la sua facciata, alta quattro metri e su cui spicca la grande statua di marmo dell'arcangelo Michele, raffigurato mentre colpisce con la sua lancia un drago. Una leggenda narra che l’angelo abbia al dito un grande diamante, visibile alla sera in alcuni e strategici punti della piazza.

La Chiesa di San Martino fu fondata nel VI secolo da San Frediano. All’esterno ha una facciata romanica asimmetrica – l’arcata del portico è infatti più piccola a causa del campanile di 60 mt, dotato di sette campane preesistente alla sua creazione. Al suo interno la basilica ha un’atmosfera gotica che cela non pochi tesori: dal monumento funebre di Ilaria del Carretto, all’Ultima Cena del Tintoretto, fino al Volto Santo, il crocifisso ligneo che si tramanda sia stato scolpito da Nicodemo e dagli angeli.

La Basilica di San Frediano è uno dei più antichi luoghi di culto della città. Al suo interno è suddivisa in tre navate, arricchita da due colonnati ad archi e presenta numerose cappelle gentilizie - tra le più significative da segnalare vi è quella di S. Agostino. A destra dell’entrata, inoltre, vi è un fonte battesimale del XII sec, arricchito da rilievi che raffigurano Mosè, gli Apostoli e i Mesi.

Una menzione a parte merita il bellissimo mosaico posto sulla facciata della Basilica di San Frediano, che raffigura l’ascesa di Cristo Redentore in cielo. Si tratta di un mosaico del XIII secolo.

L’acquedotto in stile romano prende il nome dall’architetto lucchese che lo ha progettato, Lorenzo Nottolini. A investirlo di questo compito, nel 1822, fu la duchessa di Lucca, Maria Luisa Borbone. Oggi, sebbene non sia più utilizzato come sistema per l’approvvigionamento idrico, l'acquedotto è ancora integro.

Nel centro storico della città c’è uno spazio dedicato a chi ama la natura e la scoperta: l’Orto botanico. Si tratta di un’isola di verde e di biodiversità, che si estende al confine con le mura della città, per circa due ettari. Fondato nel 1820, l’orto è tutto da scoprire: dall’Arboreto con gli alberi secolari, alla collezione di rododendri e camelie, fino a una delle sedi della Baca Regionale del Germoplasma, che si occupa di conservare i semi a rischio estinzione di varietà locali.

Per gli amanti dei giardini, altra tappa imperdibili è Palazzo Pfanner, il complesso barocco fatto costruire a partire dal 1660 dai nobili Moriconi. Il nome attuale si deve alla famiglia di origine bavarese che giunse a Lucca su richiesta del duca Carlo Ludovico di Borbone, alla ricerca di un abile fabbricante di birra tedesco. Felix Pfanner prese in affitto parte del palazzo (poi da lui acquistato) dove installò quella che a tutti gli effetti fu la prima fabbrica di birra del Ducato della città e tra le prime del Paese.

Si tratta del maggiore esempio, in Europa, di mura conservate completamente integre in una grande città. La peculiarità è che il Comune di Lucca nel 1866 le comprò per 112.350 lire, dopo che il demanio le aveva messe all’asta. La loro costruzione risale al periodo rinascimentale, ma è nell’Ottocento che furono riconvertite a uso civile. Oggi è possibile percorrerle, passeggiando lungo tutto il parco urbano.

Unica nel suo genere, la Piazza dell’Anfiteatro, nel cuore della città toscana, è una delle mete da non perdere. Edificata sui resti di un imponente anfiteatro romano dalla forma ellittica, che poteva ospitare fino a 10mila persone, è oggi il risultato del progetto realizzato nell’Ottocento dall’architetto Lorenzo Nottolini che, a partire dal 1830, fece abbattere alcune costruzioni edificate al centro.

Lucca è la città del celebre compositore Giacomo Puccini. Qui nacque nel 1858 e qui vi tornò più volte per allestire numerose delle sue opere presso il Teatro del Giglio. Oltre a una statua celebrativa, posta in piazza della Cittadella, è possibile ripercorrere la vita e i successi del compositore nella casa Museo situata in Corte San Lorenzo, dove sono conservati alcuni dei suoi oggetti, tra cui lettere, strumenti, partiture e persino costumi di scena.

La torre più alta della città è, però, un’altra: la Torre delle Ore, raggiungibile dopo aver percorso i 207 gradini della scala in legno originaria. Celebre l’orologio con meccanismo manuale che scandisce il tempo a tutta la città, realizzato 1754 grazie alla collaborazione degli orologiai lucchesi.

Chi ama i panorami suggestivi e non soffre di vertigini, non può non visitare la Torre Guinigi, che prende il nome dalla famiglia di potenti mercanti lucchesi del XIV secolo che ne vollero la costruzione. Alta oltre 44 metri, presente alla sua sommità un vero e proprio giardino pensile dai lecci secolari, raggiungibile dopo aver salito 230 gradini. Un tragitto impegnativo, ma a ripagare tutta la fatica è la vista mozzafiato. La torre, costruita in pietra e mattoni, è un esempio di architettura romanico-gotica lucchese.

Per chi ha qualche ora in più a disposizione, una delle tappe imperdibili è il Ponte della Maddalena, noto come Ponte del Diavolo, situato a Borgo a Mozzano, tra Lucca e la Garfagnana. La leggenda vuole che a costruire il ponte sia stato San Giuliano. Non avendo ultimato la costruzione per la difficoltà, il santo avrebbe chiesto aiuto al diavolo, promettendogli in cambio l’anima del primo essere vivente che lo avrebbe attraversato. Una volta finita la costruzione San Giuliano vi avrebbe attirato un cane, prendendosi gioco in questo modo di Satana.

Tra la Versilia e la Garfagnana, in provincia di Lucca, una tappa che merita di essere vista è sicuramente l’isola Santa. Si tratta di un piccolo borgo con poche case realizzate in pietra e una chiesetta affacciata su un lago artificiale. Nei pressi dell’isola, gli amanti delle escursioni possono visitare due luoghi suggestivi, la Grotta del vento e l’Antro del Corchia.

A pochi chilometri dal centro della città sorge il Castello di Nozzano, la cui costruzione viene attribuita alla granduchessa Matilde di Canossa. Più volte abbattuto e ricostruito, era posto al confine – tanto pericoloso quanto strategico – con la città di Pisa. Ha una cinta muraria ellittica, due torri, una sola porta e un fortilizio poligonale.