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È la Giornata contro lo spreco alimentare, 10 consigli pratici per evitarlo

Lifestyle
©IPA/Fotogramma

Secondo la Fao, gli italiani arrivano a sprecare fino a 65kg di cibo all’anno. Cifre da capogiro, che superano di molto la media europea. Ecco alcuni consigli per contrastare lo spreco, dalla programmazione della spesa settimanale al riciclo degli alimenti

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Il 5 febbraio è la Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare. Un evento relativamente recente, organizzato per la prima volta nel 2014, ideata ed istituita dalla Campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero per sensibilizzare le persone sullo spreco alimentare. Il tanto cibo gettato via ogni giorno parte dai comportamenti dei singoli in casa. Ecco alcuni consigli pratici per contrastare lo spreco alimentare.

Arriva lo Sprecometro

Secondo la Fao, ovvero l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, gli italiani arrivano a sprecare fino a 65kg di cibo all’anno. Cifre che superano di molto la media europea. Anche per questo, in occasione della decima Giornata nazionale è stata lanciata una nuova iniziativa. Si chiama Sprecometro ed è una app scaricabile gratuitamente che, in sole 3 domande e 5 minuti di tempo, stima l'impatto economico in euro e ambientale in Co2 e H2o dello spreco del cibo all'interno delle mura domestiche. Aggiornando puntualmente il proprio comportamento grazie al diario dello spreco contenuto nell'app, sviluppata dall'Osservatorio Waste Watcher International, si possono valutare anche i progressi fissando obiettivi di riduzione in linea con l'Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile. Il nuovo strumento misura in grammi lo spreco alimentare, facendo capire non solo quali alimenti si sprecano ma anche il perché vengono gettati via ancora buoni da mangiare. 

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Consigli pratici contro lo spreco alimentare

Cosa finisce nella nostra spazzatura che può rientrare pienamente nella categoria degli sprechi? Principalmente si tratta di verdura, frutta, cereali e alimenti freschi. Ecco una serie di consigli pratici per limitare o evitare del tutto questi comportamenti:

 

1) Preparare attentamente la lista della spesa consente di acquistare il necessario, così da non ritrovarsi con scorte eccessive di uno stesso alimento, che potrebbero sfociare in uno spreco. Basti pensare a uova e formaggi, ad esempio, così come alle buste d’insalata pronta. Una spesa ben organizzata consente anche d’avere tutto sotto controllo e risparmiare una cifra interessante ogni mese. Invece entrare al supermercato senza avere chiaro in mente di cosa si ha realmente bisogno o cosa ci sia in dispensa o nel frigorifero, porta ad acquisti superflui e inutili, che con tutta probabilità andranno a generare sprechi. 

 

2) Importante evitare di farsi intrappolare dal fascino delle promozioni: il famoso tre per due può sembrare conveniente per il portafoglio, ma spesso è ingannevole e porta ad acquistare beni di cui non si ha veramente bisogno, nel nome del risparmio.

 

3) Meglio ancora se la spesa la si programma per tutta la settimana, dopo aver provveduto a stilare un menù per ogni pasto di ciascun giorno: in questo modo gli acquisti saranno più precisi non solo in termini di tipo di beni che andremo a mettere nel carrello, ma anche in termini di quantità. Per cui, sapendo esattamente cosa cucineremo dal lunedì alla domenica, saremo in grado di acquistare una quantità specifica evitando magari di comprare cibo che finirà per essere buttato.

 

4) Fondamentale andare a fare la spesa a stomaco pieno, magari nel pomeriggio, dopo aver pranzato. È assodato infatti che andarci da affamati porta a comprare più del dovuto e soprattutto a fare ampie scorte di alimenti non realmente necessari al proprio soddisfacimento alimentare e al benessere dell’organismo. 

 

5) Il rapporto con le date di scadenza è davvero problematico. Sulle confezioni è possibile leggere la ben nota dicitura “consumarsi preferibilmente entro”. Ciò non vuol dire che il tutto va gettato nel cestino allo scoccare della mezzanotte. Si dovrà di certo controllare lo stato dell’alimento in questione, ben sapendo, però, che al sopraggiungere della data tutto ciò che accadrà, nella stragrande maggioranza dei casi, sarà solo un inizio di perdita di alcune proprietà organolettiche, come il profumo e il gusto ad esempio. 

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6) Per evitare di lasciar scadere un prodotto è opportuno organizzare dispensa e frigorifero in maniera razionale, posizionando più a portata di mano i prodotti con le scadenze più ravvicinate. Dall’altra parte, per evitare che i prodotti freschi deperiscano, è consigliabile - laddove possibile - il congelamento, ricordandosi sempre di indicare sui sacchetti gelo la data in cui il prodotto è stato congelato.

 

7) È sempre preferibile non riempire mai il frigorifero al fine di garantirne sempre il corretto funzionamento, poiché un frigorifero strapieno non assicura il mantenimento della temperatura impostata e ciò potrebbe causare il deterioramento - e quindi  lo spreco - degli alimenti in esso conservati.

 

8) Attenzione all’ingordigia. Ritrovarsi nel piatto un cibo squisito può far venire voglia di un bis. Meglio controllare le porzioni di quest’ultimo. Ci si potrebbe ritrovare di colpo “pieni” e non in grado di mangiare del tutto la nuova porzione. Meglio lasciare del cibo in pentola o in teglia, piuttosto che trasformarlo in scarto nel piatto. Ciò si collega a un altro consiglio: cucinare gli avanzi.

 

9) Il cibo non esteticamente eccellente non è di serie B. Se alcuni prodotti sono troppo maturi si può pensare di sfruttarli per arricchire dei dolci, preparare zuppe e altro ancora. A ciò si collega un altro discorso. Se resta un quantitativo limitato di un cibo, non bisogna gettarlo via perché non basta come contorno (si pensi alle verdure). Si può sfruttare per ricavare una ricetta più complessa, che non ne richieda una grande abbondanza.

 

10) Un modo utile per ridurre gli sprechi è riciclare gli avanzi: che si tratti delle parti di scarto di frutta o verdura, o dei resti di un pasto, è importante imparare a riutilizzare gli alimenti che stiamo per buttare tra i rifiuti. Quindi, per esempio, le parti meno belle e più coriacee di alcune verdure, così come le loro bucce, possono essere utilizzate per realizzare zuppe o passati; la frutta troppo matura può essere utilizzata in torte o frullati; i resti di un arrosto o di un bollito possono diventare polpette o il ripieno dei cannelloni del giorno dopo. Allo stesso modo, la pasta avanzata può essere riciclata in una frittata di pasta al forno, e il risotto che non è stato consumato a pranzo può trasformarsi in crocchette di riso per l’aperitivo della sera. Per quanto riguarda poi il pane, che assieme alle verdure fresche è tra gli alimenti più buttati, un utilissimo modo per ridurne lo spreco è quello di grattugiarlo una volta raffermo e utilizzarlo per ripieni, panature e così via, evitando tra l’altro di dover comprare quello industriale già pronto.

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