Scaramantici, mattinieri e “ladri” di shampoo: le abitudini degli italiani in viaggio
LifestyleIntroduzione
Scaramantici e fedeli ai propri amuleti porta-fortuna, collezionisti di flaconcini di balsamo e di shampoo: per molti viaggiatori una vacanza è anche fatta di piccoli riti, a volte più o meno bizzarri. Ha cercato di mettere insieme i più diffusi un sondaggio di eDreams, tra le principali agenzie di viaggi online in Europa, indagando sia tra il pubblico italiano che quello straniero. Ecco cosa è emerso.
Quello che devi sapere
Scaramanzie in volo
Il viaggio in aereo porta sempre con sé un po’ di nervosismo. Non sorprende quindi sapere che almeno il 15% degli italiani rivela di prendersi un momento di raccoglimento per sperare che tutto fili liscio al momento del decollo o dell’atterraggio in aeroporto. C’è poi chi fa anche di più: il 12% degli intervistati ammette di portare sempre con sé un oggetto “fortunato”.
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Generazioni a confronto – Gen Z la più scaramantica
Dal sondaggio emergono comunque differenze generazionali e di genere piuttosto marcate. Guardando ad esempio a chi è più scaramantico, la Generazione Z e le viaggiatrici non hanno rivali in quanto a rituali di rassicurazione: il 20% della fascia 18-24 anni e il 16% delle donne in aereo manifesta il buon esito del volo, mentre il 23% dei giovani e il 13% delle donne porta con sé un oggetto portafortuna. A evitare i numeri “sfortunati” il 13% della fascia 18-24 anni, mentre il 10% dei 25-34enni è più propenso a salire a bordo rigorosamente con il piede destro. Al contrario, over 65 (61%) e uomini (45%) affrontano il viaggio con più nonchalance, lasciando superstizioni e rituali scaramantici a casa.
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Le prime cose da fare arrivati in stanza
Una volta arrivati a destinazione, per molti si apre una nuova fase di piccoli rituali personali. Dopo il check-in in camera, il 31% degli italiani si sdraia subito sul letto, il 24% preferisce invece passare in rassegna ogni dettaglio della stanza e il 22% si fionda a disfare la valigia e sistemare i propri oggetti nei cassetti.
Solo gli over 65 disfano subito la valigia, gli altri si riposano
Forti le differenze generazionali al momento dell'arrivo in stanza. Gli over 65 sono gli unici che preferiscono subito svuotare i bagagli (39%), mentre il resto dei viaggiatori, guidati dalla Gen Z (40%) e dagli uomini (33%), come prima cosa si concede un po’ di relax a letto. L’ispezione della stanza è un’abitudine prediletta soprattutto dalla fascia 45-54 anni (28%) e dalle donne (28%). I giovani tra i 25 e i 34 anni (21%) sono i più propensi a immortalare la stanza prima ancora di toccare un cuscino.
I prodotti da bagno inutilizzati si portano via?
Dibattuto il tema dell’utilizzo dei prodotti da bagno forniti dalla struttura ricettiva di riferimento. Se per il 44% degli italiani andrebbero utilizzati tassativamente durante il soggiorno, per il 18% vanno invece portati a casa, altrimenti – è il ragionamento - verrebbero buttati via dopo il check-out. Tra chi sceglie di appropriarsene, il 17% sostiene di averli pagati e quindi di poterne quindi usufruire anche dopo la vacanza. La pensa diversamente il 15% dei nostri connazionali, secondo cui portare via dal bagno d’albergo shampoo e sapone è una specie di “furto”.
Chi è più contrario al “furto d’hotel”
E anche per quanto riguarda il capitolo dei prodotti di bagno ci sono visioni diverse a seconda di genere ed età. Gli over 65 (55%) e le donne (45%) sono più propensi a utilizzarli in vacanza, mentre chi ha tra i 25 e i 34 anni preferisce portarli via sia per evitare gli sprechi (25%) sia perché li hanno pagati (21%). Gli uomini sono comunque quelli che, se non li usano, tendono a lasciarli lì dove li hanno trovati: per il 20% sarebbe un piccolo “furto d’hotel”.
Il mattino ha l’oro in bocca
Altro grande capitolo: in vacanza si dorme o ci si sveglia presto? Secondo il sondaggio di eDreams, il mattino ha l’oro in bocca: i due terzi degli intervistati (il 65%) preferiscono avere più tempo a disposizione per esplorare la meta prescelta ed escono quindi subito, a cui si aggiunge un 18% che si sveglia presto anche per godersi una colazione lenta. Solo l’11% degli italiani va categoricamente nel senso opposto: vacanza vuol dire dormire fino a tardi.
I più mattinieri? Donne e Gen Z
Gli amanti della sveglia presto sono in particolare i viaggiatori tra i 18 e i 24 anni (80%) e le donne (68%). Tra chi preferisce rilassarsi al mattino c’è invece il 22% della fascia 25-34 e degli over 65 e il 19% degli uomini, gli stessi che amano dormire fino a tardi (12%), insieme alla fascia 45-54 anni (15%).
Cibo, musei o shopping?
Una volta svegli, i viaggiatori italiani puntano molto sulla scoperta della cultura culinaria locale, tra mercati e supermercati del posto: è così per il 49% dei partecipanti al sondaggio. Il 39% dichiara di apprezzare il richiamo dei musei, soprattutto quelli più insoliti (dai tematici sul sesso fino a quelli dedicati alle guerre). Il 38% va invece alla scoperta dei negozi di abbigliamento del posto.
La Gen Z all'esplorazione dei fast food
I supermercati locali sono la meta preferita dei giovani tra i 25 e i 34 anni (57%) e dalle donne (50%), la Generazione Z preferisce assaggiare i fast food locali (63%) e curiosare tra i musei più bizzarri (60%), otre ad emergere come particolarmente curiosa nei confronti dei negozi di abbigliamento (50%).
Le abitudini dei viaggiatori stranieri
Guardando al di là dei confini nazionali, sembra che siano gli statunitensi i vacanzieri più scaramantici: il 37% dichiara di avere sempre un po’ di ansia al decollo e all’atterraggio, il 12% porta con sé qualche oggetto fortunato e il 10% cerca di evitare i numeri sfortunati. Fedeli al rituale del “piede giusto” sono soprattutto portoghesi (9%) e britannici (7%), mentre tra i meno superstiziosi svettano francesi (46%) e tedeschi (46%). E che fare con il set di cortesia? Le risposte sono diverse: spagnoli e tedeschi (64%) consumano i prodotti durante il soggiorno. Tra chi sceglie di non utilizzarli, una buona percentuale di viaggiatori opta per portarli a casa per evitare sprechi (18% degli italiani) o per questioni di principio (18% degli statunitensi), mentre tedeschi (17%) e francesi (16%) preferiscono lasciarli lì, considerandoli proprietà dell’hotel.
Le differenze tra europei
Esaminando le abitudini interne agli europei, l’orario della sveglia è divisivo. Chi viene dai Paesi del Sud, soprattutto spagnoli (67%), italiani (65%) e portoghesi (63%) è più mattiniero. Al contrario, molti britannici scelgono la via del relax mattutino (29%). I tedeschi, invece, sono più propensi a godersi una rigenerante dormita fino a tardi (48%). Quando anche questi ultimi lasciano l’hotel, inizia la vera avventura verso le mete più insolite: tedeschi (74%) e britannici (68%) si dirigono verso i supermercati locali, con i primi che non si fanno mancare una visita anche verso i negozi di abbigliamento (54%), mentre americani (43%) e portoghesi (42%) sono i più fedeli sostenitori di un tour gastronomico dei fast food. A contendersi il primato della curiosità per i musei più originali sono, invece, gli italiani (39%) e gli spagnoli (39%), mentre i francesi (27%) mostrano un notevole interesse per i luoghi dedicati al turismo nero.
Viaggi sempre più digitali
Sotto altro profilo, dai dati raccolti dalla IATA (The International Air Transport Association) emerge come i viaggiatori nel mondo si muovano in modo sempre più digitale: la maggior parte gestisce ogni passaggio della propria vacanza utilizzando semplicemente il proprio smartphone.
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