Andrea Camilleri, 100 anni dalla nascita: la vita e le opere del creatore di Montalbano

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Maestro indiscusso, in ogni suo scritto si ritrova quell’umorismo piccante tipico della sua personalità ed è sempre presente quello sguardo attento e critico rivolto all’umanità. Emerge fortemente il suo impegno volto all’analisi diretta dei mali della società del nostro tempo. Costante, poi, è la riflessione sull’eterna contrapposizione tra la giustizia, come istituzione e ciò che è umanamente giusto

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Andrea Camilleri, padre del celeberrimo commissario Montalbano avrebbe compiuto oggi cento anni. Le sue opere letterarie sono state tradotte in almeno 120 lingue e da molti è stato considerato uno de nobel italiani mancati. Premio o no resta uno dei più grandi autori della nostra letteratura. Camilleri di libri ne ha scritti oltre cento durante la sua lunga carriera. Sono lavori molto diversi tra loro, uno scrittore eclettico che ha lasciato romanzi ma anche raccolte di racconti brevi, saggi, pezzi teatrali. Senza alcun dubbio però sono i libri di Montalbano quelli in assoluto più famosi, e anche i più venduti in Italia. Una sorta di saga quella a cui Andrea Camilleri ha dato vita, che prende inizio con la La forma dell’acqua del 1994. La grande forza dei suoi scritti sta nella capacità di raccontare i personaggi, anche quelli secondari, con una vividezza davvero senza eguali. È come averli qui davanti agli occhi, non personaggi di carta, ma persone in carne ed ossa che pagina dopo pagina diventano amici speciali del lettore dai quali non vorrebbe separarsi.

La vita e il successo

Camilleri nasce nel 1925 a Porto Empedocle, località marittima in provincia di Agrigento. Dopo la maturità al liceo classico della sua città natale, si iscrive alla facoltà di filosofia senza però portare a compimento i suoi studi. Vive duramente l’esperienza della seconda guerra mondiale in “una sorta di mezzo periplo della Sicilia a piedi o su camion tedeschi e italiani sotto un continuo mitragliamento“, come riportato dalle parole dello stesso scrittore. Già a partire dal 1942 inizia a lavorare come regista teatrale, e pubblica i suoi primi racconti e poesie. Conclusi gli studi all’Accademia nazionale d’arte drammatica, cura la regia di numerose opere teatrali, principalmente di Pirandello, considerato da lui stesso il suo più grande maestro.

 

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Montalbano lo consacra

 Dopo anni di successi nel mondo del teatro e della recitazione, verso la fine degli anni 70′ esordisce nella narrativa. La sua fama raggiunge il culmine relativamente tardi, a metà degli anni 90′ quando inizia a produrre romanzi e racconti sulle indagini del commissario Montalbano. La trasposizione televisiva della serie parte nel 1999 e dopo oltre vent’anni è una delle trasmissioni di maggior successo del palinsesto RAI. Basti pensare che, dopo anni di repliche, anche gli episodi più vecchi del commissario Montalbano ottengono ancora buona parte dello share televisivo.

 

 

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Vigata sempre sullo sfondo

Gran parte delle opere narrative prodotte da Camilleri sono ambientate a Vigata, una cittadina immaginaria che nella fantasia dell’autore corrisponde alla sua città natale Porto Empedocle. Qui sono collocati tutti i romanzi storici scritti da Camilleri, che, come lui stesso ha più volte sottolineato, sono una parte fondamentale di tutta la sua produzione letteraria. I più conosciuti sono La mossa del cavallo, La stagione della caccia e La concessione del telefono. Tutti e tre hanno dato vita a dei film trasmessi dalla RAI negli ultimi due anni.

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