Un "altro" Made in Italy conquista la Grande Mela: a Hell’s Kitchen Park, Manhattan, il primo ecomurales firmato Fabio Petani. L’iniziativa fa parte del progetto Walls of Tomorrow organizzato dall’ente no profit italiano
C’è un altro patrimonio italiano che continua a conquistare il mondo: un Made in Italy che guarda avanti e rigenera attraverso la bellezza, parlando con i linguaggi dell’arte pubblica e della tecnologia verde. È con questo spirito che il 2 giugno 2025, a Hell’s Kitchen Park, nel cuore di Manhattan, ha preso vita “Botanic Pulse”, opera monumentale di 200 mq firmata dall’artista Fabio Petani e primo intervento statunitense del programma internazionale Walls of Tomorrow promosso su scala internazionale dalla non-profit italiana Yourban 2030, fondata dall’imprenditrice Veronica De Angelis.
Che cosa rappresenta
Una grande opera murale, nel quartiere che ha fatto da scenografia a film iconici come Taxi Driver di Martin Scorsese e Sleepers di Barry Levinson, si trasforma così in simbolo della rigenerazione urbana e della condivisione, in un quartiere multiculturale dove bianchi, afroamericani, ispanici e asiatici americani convivono e condividono gli stessi spazi pubblici.
L’opera
Realizzata con pittura fotocatalitica capace di abbattere l’inquinamento atmosferico, il murales rappresenta una delle best practice Made in Italy riconosciute a livello globale, quella di Yourban 2030 che - dall’Italia all’Europa agli Stati Uniti - dal 2018 racconta la sostenibilità attraverso la creatività e l’intervento concreto, e quella di Airlite, una delle quattro tecnologie individuate dalle Nazioni Unite per la lotta contro l’inquinamento urbano.

Il significato del murales
“Botanic Pulse” è la restituzione visiva dell’Obiettivo 15 dell’Agenda 2030 – Vita sulla Terra – e racconta, con la caratteristica poetica visiva di Fabio Petani, l’urgenza di custodire gli ecosistemi terrestri e difendere la biodiversità. Al centro dell’opera, un vaso: fragile, umano, simbolo della nostra volontà di protezione ma anche del desiderio di controllo. All’interno, una vegetazione viva, rigogliosa, racchiusa; all’esterno, una natura libera che esplode e si espande, suggerendo ciò che accade quando l’equilibrio naturale non è più trattenuto. Una metafora visiva affidata a un ecomurales che mette in discussione i nostri limiti, i nostri gesti e le nostre responsabilità; un invito diretto a rivedere il nostro ruolo: da dominatori a custodi consapevoli.
Il progetto Walls of Tomorrow di Yourban2030
“Botanic Pulse” è il primo dei 17 muri urbani previsti da Walls of Tomorrow, progetto nato su iniziativa della no profit Yourban2030 per raccontare i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 attraverso l’arte murale: 17 muri per parlare di futuro, ambiente, sostenibilità attraverso la firma di grandi artisti urbani italiani e non solo. Una rigenerazione urbana che si sviluppa attraverso l’arte e l’innovazione green, trasformando i muri delle città in spazi vivi, educativi, condivisi.
Le parole della fondatrice di Yourban2030
Questa visione è portata avanti da Veronica De Angelis, fondatrice di Yourban2030, che dopo i progetti in Italia e in Europa – come Hunting Pollution a Roma o Diversity in Bureaucracy ad Amsterdam – firma ora un nuovo tassello della sua missione internazionale. “La riqualificazione urbana passa dalla bellezza – spiega De Angelis – perché è nei luoghi condivisi, dove giocano i bambini e si incontrano le persone, che si costruisce il senso di comunità. E quando la bellezza è anche sostenibile, il cambiamento è reale e duraturo”. Dal cuore multietnico di Manhattan, parte così un nuovo racconto italiano: un racconto di arte, sostenibilità e visione condivisa che si fa paesaggio urbano, che educa e ispira, e che parla al mondo intero con la forza silenziosa della bellezza. “Trasformando la città in una galleria a cielo aperto dove arte e scienza si incontrano per il bene comune, questi murales vanno oltre l’estetica: offrono un contributo concreto alla qualità dell’aria e al benessere civico», ha dichiarato De Angelis. «Siamo orgogliosi di portare per la prima volta questa tecnologia purificante in un parco pubblico di New York City e profondamente grati al consigliere Bottcher e alla comunità di Hell’s Kitchen per il loro sostegno”.
