La Festa della Bruna di Matera, edizione inedita per l’anno giubilare

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Il prossimo 2 luglio la città dei Sassi si accende con una delle feste popolari più travolgenti e identitarie d’Italia. L’edizione 2025 sarà segnata dall’Incoronazione della statua della Madonna portata in processione, dopo 42 anni dalla scomparsa della corona originale trafugata nel 1983

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Ogni 2 luglio la città di Matera, in Basilicata, si trasforma e diventa il palcoscenico di uno degli eventi più travolgenti e rappresentativi: la Festa della Bruna. Quella di quest'anno, edizione nell’anno giubilare, acquisterà un significato ancora più profondo con iniziative che esalteranno il legame secolare tra fede e tradizione popolare.

Le novità di quest’anno

L'’edizione 2025 sarà segnata dall’Incoronazione della statua della Madonna portata in processione, dopo 42 anni dalla scomparsa della corona originale, trafugata nel 1983. La corona in oro è stata realizzata dall’artista orafo di origini materane Francesco Iacovone e dal designer Alberto Rupestri. Un progetto complesso e ambizioso, possibile grazie alle donazioni e alla mobilitazione della comunità locale, e concretizzatosi attraverso un complesso e innovativo studio progettale eseguito sul rilievo di una corona presente nella Cattedrale di Matera. Il 1° luglio si svolgerà la pubblica celebrazione di incoronazione: un evento nell’evento che si preannuncia particolarmente sentito.

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Il valore artistico

Il Carro Trionfale in cartapesta, realizzato per il secondo anno consecutivo dall’artigiana materana Francesca Cascione, sarà ancora una volta il cuore visivo della festa. Fatto interamente di carta e colla, il carro rappresenta l’anima di Matera: una città nata povera, cresciuta tra i Sassi, e oggi ricca di cultura, arte e di immutata spiritualità. Le sue forme raccontano il passaggio dalla fragilità alla bellezza, in perfetta armonia con il tema del Giubileo. Il laboratorio creativo della Fabbrica del Carro, visitabile da giugno, sarà aperto al pubblico per offrire un’immersione nel processo artistico e artigianale della costruzione. Sempre in ambito artistico, il programma della festa include una mostra sugli abiti cerimoniali della Madonna, con esemplari risalenti al primo Ottocento, e l’ultimo abito creato dallo stilista Michele Miglionico impreziosito da tecniche del merletto lucano, patrimonio del saper fare antico.

La festa

Il 2 luglio di ogni anno la giornata inizia prima dell’alba con la “Diana”, tipico richiamo sonoro che sveglia la città in un crescendo collettivo di attesa. Tra cerimonie religiose e sfilate in costume a cavallo, il momento più atteso arriva con “lo strazzo”, la distruzione del Carro Trionfale in cartapesta: un gesto dirompente, simbolo di offerta totale, in cui la folla, in un rito liberatorio e catartico, si lancia sui resti per raccoglierne un frammento, come fosse una reliquia.

Le luminarie

La città si accende di luminarie scenografiche che trasformano il centro in una galleria di luce sospesa tra cielo e pietra, preludio all’impressionante spettacolo pirotecnico che illumina la Gravina e i Sassi, regalando uno scenario unico al mondo, dove la bellezza del paesaggio si fonde con l’intensità del rito. Per questa ragione, ogni anno, migliaia di visitatori arrivano nella città dei Sassi per vivere una Matera che si regala in una veste inedita.

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