Vino, ecco i migliori rossi d’Italia secondo la rivista Gentleman. La classifica
LifestyleIntroduzione
L’elenco, stilato ogni anno dal magazine britannico sui 100 migliori vini rossi della Penisola, si basa sull'incrocio tra le valutazioni effettuate da 5 guide specializzate del settore: "Vini dall’Italia" del Gambero Rosso, "I vini" di Veronelli, "Guida essenziale ai vini dall’Italia" di Daniele Cernilli, "Vitae" dell’Associazione Italiana Sommelier e "Bibenda" della Fondazione Italiana Sommelier. A conquistare il primo posto quest’anno è il Bolgheri Sassicaia 2021 della Tenuta San Guido, in Toscana
Quello che devi sapere
Primo - Bolgheri Sassicaia 2021
- Il vino toscano che dal magazine ha ottenuto il riconoscimento come "miglior rosso" d’Italia 2025 viene prodotto a chilometro zero con uve Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc in vigneti in area Doc, coltivazione che gli ha garantito la denominazione Doc in esclusiva. La matturazione è affidata al barrique
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Secondo - Solaia 2021 di Marchesi Antinori
- La Toscana si afferma anche nella seconda posizione con il Solaia 2021 di Marchesi Antinori. Si tratta di un rosso realizzato nella cantina di San Casciano in Val di Pesa (Firenze) attraverso uve Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Sangiovese e un processo di raffinamento di 18 mesi
Terzi - Barbaresco Sorì Tildin e Barbaresco Sorì San Lorenzo
- Secondo la classifica Gentleman, con 43 vini rossi la Toscana totalizza il maggior numero di etichette nelle prime 100 posizioni. A seguire, con 23, c’è il Piemonte mentre i restanti sono suddivisi tra le altre regioni italiane. Sono piemontesi due vini che a pari merito conquistano la medaglia di bronzo: il Barbaresco Sorì Tildin 2021 e il Barbaresco Sorì San Lorenzo 2021. Entrambe le bottiglie si avvalgono esclusivamente delle uve Nebbiolo mentre il processo di raffinazione è affidato in barrique e grande botte di legno
Quarto - Masseto
- Appena sotto il gradino del podio si torna in Toscana con il Masseto 2021, vino che fermenta in barrique di rovere nuovo e mantiene i vari lotti separati per il primo anno di affinamento
Quinti - Brunello, Montiano, Es
- A condividere la quinta posizione della classifica stilata da Gentleman sono vini rossi prodotti in tre regioni differenti: Toscana, Lazio e Puglia. Il Brunello di Montalcino 2019 Poggio di Sotto si avvale di uve Sangiovese coltivate in vigneti di circa 22 anni e posizionati intorno a 300 metri sul livello del mare. Il Montiano 2021 Famiglia Cotarella deriva da uve Merlot coltivate nella Tuscia viterbese, tra i comuni di Montefiascone e Castiglione in Teverina dove forte è la vocazione per i vitigni bianchi. Il pugliese Es 2022 Gianfranco Fino si origina invece da uve Primitivo coltivate nell’agro tra Manduria e Sava, in Salento
Sesto - Poggio al Tesoro
- La sesta posizione è occupata da un altro vino rosso toscano: il Poggio al Tesoro, coltivato nelle colline di Bolgheri (Livorno) dove uno speciale microclima favorisce la produzione del Cabernet Franc. Si giunge alla fine del processo dopo 24 mesi di affinamento in barrique di rovere e una fermentazione in acciaio inox e tini troncoconici in rovere
Settimo - San Leonardo
- Il Trentino-Alto Adige guadagna la settima posizione con il San Leonardo 2019, nato dall’unione tra i vitigni Cabernet Sauvignon, Carmenère e Merlot. In questo caso l’affinamento di 24 mesi viene realizzato per il 70% in barrique mentre il 30% in tonneaux di rovere francese a cui segue l’assemblaggio finale e l’imbottigliamento
Ottavo - Ornellaia 2021
- In ottava posizione spicca l’Ornellaia 2021 (Toscana) che nasce dall’incrocio di quattro vitigni: Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot. Il tempo di riposo in barrique dura 18 mesi durante i quali l’assemblaggio avviene dopo i primi 12
Nono – Lupicaia 2019
- Il magazine britannico assegna la nona posizione al Lupicaia 2019, vino rosso I.G.T. Toscana prodotto nella zona di Castellina Marittima (Pisa). La vicinanza dal mare stimola la coltivazione di uve Cabernet Sauvignon e Petit Verdot a cui seguono l’affinamento di circa 22 mesi in tonneaux di rovere francese, l’assemblaggio e dunque l’imbottigliamento
Decimi - Kurni, Sagrantino, Trinoro
- Nella "top ten" rientrano, a pari merito, tre etichette provenienti rispettivamente da Marche, Umbria e Toscana. Il Kurni 2022 dell’azienda marchigiana Oasi degli Angeli viene prodotto con uve Montepulciano in una valle nei pressi del torrente Sant’Egidio a Cupra Marittima (Ascoli Piceno). Il Sangrantino 25 anni – denominato così per celebrare l’anniversario dalla fondazione dell’azienda umbra Arnaldo Caprai – attinge da una selezione di uve Sagrantino con affinamento di 24 mesi. Il rosso I.G.T. Tenuta di Trinoro 2021 deriva invece dall’unione di vitigni Merlot e Cabernet Franc, dosati rispettivamente al 60 e al 40%
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in questa scheda
- Primo - Bolgheri Sassicaia 2021
- Secondo - Solaia 2021 di Marchesi Antinori
- Terzi - Barbaresco Sorì Tildin e Barbaresco Sorì San Lorenzo
- Quarto - Masseto
- Quinti - Brunello, Montiano, Es
- Sesto - Poggio al Tesoro
- Settimo - San Leonardo
- Ottavo - Ornellaia 2021
- Nono – Lupicaia 2019
- Decimi - Kurni, Sagrantino, Trinoro
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