Guida Ristoranti d'Italia 2025, le eccellenze premiate da Gambero Rosso: in 52 al top

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Introduzione

Al Teatro Eliseo di Roma è stata presentata la 35esima edizione della guida. Sono 2.425 i locali censiti, tra ristoranti, trattorie, wine bar, bistrot. Ben 400 le novità al debutto. L'età media degli chef premiati si abbassa, con molti under 40. Rispetto al 2024 salgono a 52 le “Tre Forchette”, con l'ingresso di sei nuove eccellenze. A guidare la classifica delle star della ristorazione italiana, anche quest'anno c'è Niko Romito con il suo Ristorante Reale a Castel di Sangro (L'Aquila), a pari merito con Enrico Crippa e il suo Piazza Duomo ad Alba (Cuneo): entrambi ottengono un punteggio di 97 centesimi. A seguire tutti i big del settore: da Klugmann ad Aprea, da Bottura a Cracco, da Cannavacciuolo a Oldani.

Quello che devi sapere

La Guida Ristoranti del Gambero Rosso

  • L'alta cucina in Italia sta cambiando pelle: le trattorie si riscoprono contemporanee, le enoteche sperimentano nuovi concept culinari e molti ristoranti si reinventano bistrot, con confini sempre più labili tra le diverse formule della ristorazione, un settore che sta vivendo una metamorfosi dettata anche dalla tecnologia. Sono queste le principali tendenze che emergono nella "Guida Ristoranti d'Italia 2025", presentata il 21 ottobre dal Gambero Rosso al Teatro Eliseo di Roma con nuovi simboli, come il razzo per le avanguardie e lo smile per il miglior rapporto qualità/prezzo.

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Cosa cercano i clienti

  • "Tempi più stretti e ricette più snelle: i tre ingredienti per piatto sono ormai legge non scritta, via le presentazioni barocche e servizio meno ingessato, che si accompagna alla ricerca di ingredienti freschi e locali”, commenta Lorenzo Ruggeri, direttore del Gambero Rosso. “I clienti cercano ambienti accoglienti e un'esperienza più informale”.

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Chi è in testa alla classifica

  • Sono 2.425 i locali censiti dalla Guida, tra ristoranti, trattorie, wine bar, bistrot, locali internazionali. 400 le novità che debuttano quest'anno. L'età media degli chef premiati si abbassa, con molti under 40. A guidare la classifica delle Tre Forchette, star della ristorazione italiana, anche quest'anno c'è Niko Romito con il suo Ristorante Reale a Castel di Sangro (L'Aquila), insieme a Enrico Crippa con Piazza Duomo ad Alba (Cuneo) che ottengono un punteggio di 97 centesimi (qui i due insieme in foto)

Chi è in testa alla classifica

Anche Bottura nel podio

  • Seguono con un punteggio di 95 centesimi, il ristorante Atelier Moessmer Norbert Niederkofler e Osteria Francescana di Massimo Bottura che scende di un gradino, pur confermandosi nell'Olimpo degli chef, distinguendosi anche per il Premio Speciale Novità dell'Anno con il suo Al Gatto Verde a Modena

I nuovi ingressi tra le eccellenze

  • Rispetto al 2024 salgono a 52 le Tre Forchette, con l'ingresso di sei nuove eccellenze, sempre più giovani e creative: tra le avanguardie spiccano il Ristorante Dina di Alberto Gipponi a Gussago (Brescia) e I Tenerumi del Therasia Resort di Davide Guidara a Vulcano (Messina). L'argine a Vencò di Antonia Klugmann a Dolegna del Collio (Gorizia) si distingue anche come "Forchetta Verde" per il suo impegno nei confronti della sostenibilità. Tra le altre novità: Andrea Aprea Ristorante a Milano, Dalla Gioconda a Gabicce Mare (Pesaro Urbino), DaGorini a Bagno di Romagna (Forlì Cesena). La guida segnala inoltre 40 trattorie premiate col massimo riconoscimento dei Tre Gamberi

I 52 ristoranti premiati con le “Tre Forchette”

  • Questi i 52 ristoranti premiati con le "Tre Forchette" dalla "Guida Ristoranti d'Italia 2025" del Gambero Rosso: Piazza Duomo (97 punti) ad Alba (Cuneo), Reale (97 punti) a Castel di Sangro (L'Aquila), Atelier Moessmer Norbert Niederdoler (95 punti) a Brunico (Bolzano), Osteria Francescana (95 punti) a Modena, Le Calandre (94 punti) a Rubano (Padova), Madonnina del Pescatore (94 punti) a Senigallia (Ancona), Il Pagliaccio (94 punti) a Roma, La Pergola dell'hotel Rome Cavalieri (94 punti) a Roma, Uliassi (94 punti) a Senigallia (Ancona), Cracco in Galleria (93 punti) a Milano, Pascucci al Porticciolo (93 punti) a Fiumicino (Roma), Enoteca Pinchiorri (93 punti) a Firenze, Torre del Saracino (93 punti) a Vico Equense (Napoli), Villa Crespi (93 punti) a Orta San Giulio (Novara), Da Vittorio (93 punti) a Brusaporto (Bergamo), Agli Amici dal 1887 (92 punti) a Udine, Antica Corono Reale (92 punti) a Cervere (Cuneo), Casa Perbellini 12 Apostoli (92 punti) a Verona, D'O (92 punti) a Cornaredo (Milano), Dani Maison (92 punti) a Ischia (Napoli), Duomo (92 punti) a Ragusa, Quattro Passi (92 punti) a Massa Lubrense (Napoli), Seta by Antonio Guida (92 punti) a Milano, La Trota (92 punti) a Rivodutri (Rieti), Antica Osteria da Cera (91 punti) a Campagna Lupia (Venezia), Enrico Bartolini Mudec (91 punti) a Milano, Berton (91 punti) a Milano, Da Caino (91 punti) a Montemerano (Grosseto), Dal Cambio (91 punti) a Torino, Enoteca La Torre a Villa Laetitia (91 punti) a Roma, Guido (91 punti) a Serralunga d'Alba (Cuneo), Idylio by Apreda del The Pantheon Iconic Rome hotel (91 punti) a Roma, Imago dell'hotel Hassler (91 punti) a Roma, Lido 84 (91 punti) a Gardone Riviera (Brescia), Miramonti l'Altro (91 punti) a Concesio (Brescia), La Peca (91 punti) a Lonigo (Vicenza), Andreina (90 punti) a Loreto (Ancona), Andrea Aprea Ristorante (90 punti) a Milano, L'Argine a Vencò (90 punti) a Dolegna del Collio (Gorizia), DaGorini (90 punti) a Bagno di Romagna (Forlì Cesena), Dina (90 punti) a Gussago (Brescia), Don Alfonso 1890 (90 punti) a Massa Lubrense (Napoli), Taverna Estia (90 punti) a Brusciano (Napoli), Dalla Gioconda (90 punti) a Gabicce Mare (Pesaro Urbino), Harry's Piccolo (90 punti) a Trieste, Krèsios (90 punti) a Telese Terme (Benevento), Laite (90 punti) a Sappada (Udine), La Madia (90 punti) a Licata (Agrigento), Pashà (90 punti) a Conversano (Bari), Dal Pescatore Santini (90 punti) a Canneto sull'Oglio (Mantova), Il Piccolo Principe del Grand hotel Principe di Piemonte (90 punti) a Viareggio (Lucca), I Tenerumi del Therasia Resort (90 punti) a Vulcano (Messina)

I 52 ristoranti premiati con le “Tre Forchette”

Romito: “Futuro del cuoco è dare dimensione nuova a cibi semplici”

  • A prefigurare i nuovi orizzonti gastronomici è, dalla vetta della classifica, Niko Romito: "il profilo del cuoco del futuro si delinea quando si fa ricerca innovativa e ci sono i contenuti, e c'è anche un linguaggio diverso dal passato con utilizzo di ingredienti naturali, semplici, che vengono poi trattati, trasformati e portati a dimensioni nuove. Tanti giovani cuochi stanno lavorando in questa direzione: una creatività utile, con valori italiani ma anche con concetti di pulizia di estrema semplicità, di eliminazione del superfluo per andare proprio al cuore del sapore e del gusto". Rispetto alla candidatura della cucina italiana a entrare nella lista Unesco, Romito ha sottolineato che "la cucina italiana ha una immagine nel mondo altissima. Tuttavia, a volte vedo che il pubblico internazionale pensa che sia stereotipata su 15-20 piatti. Il lavoro da fare è quindi far conoscere sempre di più una cucina regionale attualizzata".

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