Cortina d'Ampezzo celebra i 100 anni del primo impianto di risalita
LifestyleFesteggiamenti anche per i 50 anni del Dolomiti Superski sulla terrazza della ex Funivia di Pocol, in piazza Roma, alla presenza di cittadini e autorità. A fare da cornice, i cinque Cerchi Olimpici e gli Agitos delle Paralimpiadi per Milano-Cortina 2026
Doppio festeggiamento a Cortina d'Ampezzo. Sabato 24 agosto, in Piazza Roma, si sono celebrati i 100 anni dalla costruzione della prima funivia della città, quella del Belvedere verso Pocol, e i 50 anni dalla fondazione del Dolomiti Superski, il più importante consorzio sciistico al mondo per numero di impianti, 450, e per km di piste sciabili, 1.200. L'appuntamento è stato sulla terrazza che attualmente ospita i cinque Cerchi Olimpici e gli Agitos, emblema delle Paralimpiadi, simboli dei Giochi invernali 2026 sempre più vicini. Presenti numerose autorità civili e militari tra cui l’Onorevole Isabella Rauti, Sottosegretario alla Difesa, le europarlamentari Elena Donazzan e Lara Magoni, il sindaco Gianluca Lorenzi, il presidente della FIdi Flavio Roda e la presidente di Anef Valeria Ghezzi. "Siamo qui in tanti – ha detto durante la cerimonia Marco Zardini, presidente di Cortina Skiworld – non solo per una ricorrenza del nostro Consorzio, ma per festeggiare una comunità che ha accompagnato un percorso di sviluppo e ha saputo cogliere e accogliere innovazioni che hanno trovato terreno fertile in cui crescere".
Celebrazioni a cifra tonda
Se cento anni fa nasceva il primo impianto di risalita che avrebbe reso Cortina d'Ampezzo la città simbolo dello sport invernale, nel 1974, cioè 50 anni dopo, si concretizzava l'idea di riunire le zone sciistiche delle Dolomiti e renderle fruibili con un unico skipass. Una risposta alle esigenze dello sciatore che ha rivoluzionato la vacanza invernale italiana gettando di fatto le fondamenta per la "settimana bianca". La prossima sfida sarà Milano-Cortina 2026, come ha ricordato il sindaco Lorenzi mentre riceveva la Blu Edition dell'opera Enrosadira, creata dall'artista Daniele Basso. "Cortina sta chiedendo nuovi impianti di risalita e lo fa con il massimo rispetto di quelle che sono la nostra natura ed il nostro territorio. Ma dobbiamo guardare avanti, fornire servizi sempre migliori", ha detto il primo cittadino.
I riconoscimenti
Marco Zardini e Zeno Kastlunger, presidente e vicepresidente del consorzio Cortina Skyworld hanno consegnato delle miniature della stessa opera ad alcune figure e maestranze storiche del mondo dello sci a Cortina. Ad iniziare da Mirella Alverà (classe 1956), impiegata del Consorzio Impianti a fune dal 1971. Poi Franco Frenner (classe 1952), tecnico di valle di Cortina che negli anni '80 e '90 ha accompagnato i primi passi e la successiva evoluzione del sistema del Superski Dolomiti. Gianfranco Talamini (classe 1950) per oltre un cinquantennio è stato responsabile delle squadre di hockey su ghiaccio sia di Cortina che della nazionale, in qualità di Team leader, socio onorario dell'associazione Azzurri d'Italia, membro del Consiglio direttivo della Coppa del Mondo di Sci alpino. Enrico Ghezze (classe 1959), giocatore nella Sportivi Ghiaccio Cortina e nella squadra nazionale di hockey Under 20 e membro dell'Associazione Nazionale Atleti Azzurri d'Italia, oggi consigliere nazionale dell'Associazione Impianti a Fune. Gildo Siorpaes (classe 1938), già campione italiano di sci e campione olimpionico di bob, maestro di sci e allenatore della Nazionale di Sci Alpino femminile, fondatore e direttore della Scuola sci Azzurra, presidente dello Sci Club Cortina e anche impiantista. Poi il ricordo Ugo Illing, scomparso nel 2013, ideatore del "sistema skipass" e direttore studi e progetti del Coni per le Olimpiadi di Cortina del 1956.
Verso Milano-Cortina e oltre
E la sfida per il futuro, durante e dopo le Olimpiadi Invernali 2026, sarà quella della sostenibilità ambientale. In questo senso, altri riconoscimenti sono stati dati a vari enti e persone e figure che hanno già dato un contributo importante. Da Regole d’Ampezzo, ente proprietario dei pascoli e dei boschi di Ampezzo, al Barone Carlo Franchetti (classe 1896), ideatore e realizzatore della funivia Belvedere di Pocol nel 1924, la prima di Cortina, e poi della Funivia Faloria nel 1939, allo Sci Club Cortina, la classe imprenditoriale locale, le maestranze degli impianti fino alla giornalista Giulia Apollonio.