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Giornata mondiale della gastronomia sostenibile, i consigli per una spesa green

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Istituita nel 2016 dall'assemblea generale delle Nazioni Unite, la Giornata nasce con l'obiettivo di rimarcare l'impronta ecologica degli ingredienti protagonisti della nostra tavola e l'urgenza di attuare comportanti responsabili e sostenibili. Ecco cinque consigli per fare una spesa rispettosa dell'ambiente

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Non solo le nostre azioni, ma anche il cibo che mangiamo ha un impatto sull'ambiente. Oggi, 18 giugno, in tutto il mondo si celebra la Giornata mondiale della gastronomia sostenibile, la ricorrenza che punta a sottolineare l'importanza di una cucina capace non solo di rispettare il Pianeta ma anche di ridurre al minimo gli sprechi di cibo. Istituita nel 2016 dall'assemblea generale delle Nazioni Unite, la Giornata nasce con l'obiettivo di rimarcare l'impronta ecologica degli ingredienti protagonisti della nostra tavola e l'urgenza di attuare comportanti responsabili e sostenibili.

La ricorrenza

Il termine “gastronomia sostenibile” definisce l'arte di cucinare, con una particolare attenzione agli stili e alle tradizioni delle varie regioni del mondo. Un'arte che tiene conto anche della provenienza degli ingredienti e del modo in cui vengono coltivati, prodotti o trasportati nei supermercati. Una cucina “green”, che si serve di alimenti la cui filiera di produzione ha un basso impatto ambientale, può svolgere quindi un ruolo fondamentale nel processo di transizione verso una maggiore sostenibilità e anche nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite.

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I consigli per una spesa sostenibile

Modificare il proprio stile di vita per renderlo il più possibile rispettoso dell'ecosistema è il primo passo per il cambiamento. Ma quali accorgimenti possiamo mettere in atto per fare una spesa sostenibile? Vediamoli insieme.

1. Scegliere cibi a chilometro zero

Quando si va a fare la spesa è importante leggere sempre le etichette e valutare la provenienza degli alimenti che compriamo. Si consiglia di prediligere sempre cibi a chilometro zero o “a filiera corta”, cioè ingredienti che vengono venduti nelle vicinanze del luogo di produzione. Alimenti di questo tipo riducono al minimo o addirittura azzerano i costi (e ovviamente l'impatto ambientale) della spedizione e del trasporto.

2. Attenzione alle scadenze e agli sprechi

Per una spesa sostenibile è importante non esagerare mai con gli acquisti e comprare solo ciò che è necessario. Questo permetterà di ridurre al minimo gli sprechi di cibo, evitando così di buttare via gli alimenti deperiti che non sono stati consumati entro la data di scadenza. Esistono anche dei modi alternativi per conservare i prodotti più a lungo: metterli sott'olio o sott'aceto oppure essiccarli.

3. Fare la lista della spesa

Stilare un elenco dei cibi che non possono assolutamente mancare nel nostro frigorifero permette di evitare gli acquisti impulsivi, che spesso ci portano ad acquistare cibi di cui non abbiamo davvero bisogno, rischiando di “dimenticarli” in dispesa o in frigo e di non consumarli.

4. Evita la plastica

Come sappiamo, uno dei nemici principali dell'ambiente è la plastica. È importante quindi ridurne l'utilizzo a partire da piccoli accorgimenti. Quando siamo al supermercato è meglio preferire prodotti sfusi, evitando di acquistare cibi confezionati singolarmente e di inserire gli alimenti nei sacchetti di plastica monouso. Se questo non è possibile, si consiglia comunque di prediligere cibi il cui imballaggio è fatto con materiali biodegradabili o riciclabili.

5. Opta per cibi di stagione

Si consiglia sempre di preferire frutta e verdura di stagione, così da ridurre l'inquinamento causato dal trasporto degli alimenti importati da altri Paesi. Meglio, quindi, evitare di acquistare le fragole a dicembre (il periodo migliore è tra aprile e giugno) e optare per cibi che troviamo tutto l'anno in Italia: dai limoni alle mele, fino alle carote, le patate e i cavolfiori.

vedi anche

Frutta e verdura di stagione, la spesa di giugno