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Must23, a Capaci il museo che ricorda la strage dove morì Giovanni Falcone

Lifestyle

Fulvio Viviano

Nasce all’interno della vecchia stazione di Capaci un museo multimediale in ricordo della strage del 23 maggio 1992

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Un viaggio immersivo e virtuale per capire di cosa è stata capace la mafia il 23 maggio del 1992. Un modo diverso di fare memoria. Voluto e pensato soprattutto per i più giovani che, attraverso visori 3d e joypad potranno rivivere quel giorno di 32 anni fa. Per comprendere e toccare, con una mano virtuale, la terribile violenza di cosa nostra e comprendere il sacrificio di chi ha pagato con la vita il proprio impegno contro la criminalità organizzata.

La storia vissuta con strumenti multimediali

Il Must23 è un museo che è stato realizzato nell’area della vecchia stazione ferroviaria di Capaci. All’interno di un container è stata allestita una sala multimediale dove è possibile, grazie alla realtà virtuale, rivedere l’autostrada di Capaci subito dopo l’esplosione. Attraverso il joypad inoltre sarà possibile raccogliere alcuni oggetti che consentiranno allo spettatore di aprire alcuni contenuti multimediali che raccontano la storia di quel giorno e quella di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Di Cillo e Antonio Montinaro. 

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Informare educare ed emozionare

L’idea di realizzare questo museo è venuta ai ragazzi di Addio Pizzo Travel e No Mafia Capaci. “Must23 nasce per diversi motivi e con diversi obiettivi –dice Dario Riccobono, direttore del museo- Vogliamo che la figura di Giovanni Falcone non venga dimenticata e vogliamo raccontare quel 23 maggio per quello che è stato per noi ovvero l’inizio di un cammino di riscatto e di liberazione. L’obiettivo –aggiunge Riccobono– è quello di informare, educare ma anche emozionare. Scuotere le coscienze per spingere all’impegno. Conoscere quello che successe oltre 30 anni fa, quando nessuno degli studenti di adesso era ancora nato, riduce il rischio di indifferenza alle mafie”. Lo spazio del museo Must23 sarà dedicato non solo alla memoria ma anche alla cultura e alla divulgazione. Verranno ospitati spettacoli teatrali, concerti ed appuntamenti di riflessione. All’interno del museo anche una libreria, gestita da Feltrinelli, per i giovani di Capaci che, fino ad oggi, non avevano una libreria in paese.

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