
Capaci, 31esimo anniversario strage. Meloni: “Contro mafia impegno instancabile”. FOTO
A Palermo le istituzioni per ricordare quanto accaduto nel 1992, quando la mafia uccise Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Il sindaco Lagalla: “Oggi non regge il pessimismo gattopardiano che sosteneva che nulla sarebbe cambiato. In questa città c'è stata una collettiva reazione”

Il 23 maggio 2023 è il 31esimo anniversario della strage di Capaci, in cui sono morti Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Le celebrazioni sono iniziate alle 9.30, con gli interventi nell’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo. Fra le voci che hanno partecipato Maria Falcone, il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, il procuratore capo Maurizio De Lucia, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Mellillo – Viviano
Capaci, 31 anni dalla strage in cui morirono Falcone, la moglie e tre agenti. FOTO
Poco dopo c'è stata la deposizione della Corona di Alloro presso la lapide collocata nell’atrio del Reparto Scorte. Alle commemorazioni ha partecipato anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni
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"Trentuno anni fa ero una 15enne, sconvolta dall'efferatezza di quella stagione di stragi mafiose. Scelsi di impegnarmi in politica perché lo vidi come lo strumento più utile per fare qualcosa, per non rimanere con le mani in mano”, è il ricordo della premier Giorgia Meloni. “L’arresto di Matteo Messina Denaro è la testimonianza dell'impegno instancabile di tanti uomini e donne delle Istituzioni"
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"Siamo qui dopo 31 anni a parlare di quello che ha significato la morte di Giovanni e Paolo (Borsellino, ndr), che ormai sono diventati degli eroi per i giovani come per noi anziani sono stati gli eroi del risorgimento. È cambiato tanto, anche se non totalmente. L'affetto che c'è per Giovanni e Paolo mi incoraggia ad andare avanti". Così Maria Falcone, animatrice della Fondazione che ha organizzato la cerimonia per ricordare le vittime della strage di Capaci

"Sono i giovani i protagonisti di questo anniversario. A loro prima di tutto il mio saluto. I giovani si attendono la testimonianza delle istituzioni". Lo ha detto stamane il sindaco di Palermo Roberto Lagalla parlando dal palco montato davanti all'aula bunker. "Abbiamo immaginato insieme alla Fondazione (Falcone, ndr) uno spazio dedicato alla memoria - ha aggiunto Lagalla - lo realizzeremo nel palazzo Jung”

“Oggi non regge il pessimismo gattopardiano che sosteneva che nulla sarebbe cambiato. In questa città c'è stata una collettiva reazione”, ha proseguito il sindaco. “È vero, Cosa nostra non è scomparsa. È capace di infiltrarsi anche nelle istituzioni. La mafia regge il mercato della disperazione. Ma come amministrazione abbiamo il dovere del buon governo, è questo l'impegno della mia giunta. - ha sostenuto - Una città ben governata, dove vengono garantiti i diritti sociali e civili è il miglior antidoto contro la sopraffazione mafiosa"

A Palermo anche Matteo Piantedosi, che ha deposto una corona d'alloro davanti alle stele di Capaci che ricorda le vittime. Alla cerimonia di commemorazione erano presenti il capo della polizia Vittorio Pisani; il prefetto Francesco Messina, direttore centrale Anticrimine della Polizia; il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, il questore di Palermo Leopoldo Laricchia e la vedova del caposcorta di Falcone, Tina Montinaro

Nella foto, Piantedosi insieme al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, al presidente dell'Ars Gaetano Galvagno, al sindaco Roberto Lagalla e a Maria Falcone

"Dall'insegnamento di personalità come Falcone abbiamo imparato negli anni a seguire i percorsi economici criminali che interessano la mafia, e riuscire a preservare i punti legali delle istituzioni o infiltrazioni nelle istituzioni. Credo sia un fenomeno che può preoccupare, ma bisogna rassicurare i cittadini perché il nostro Paese manifesta la capacità di contrastare anche questo modo più insidioso di agire della mafia", ha detto il ministro
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