A muovere i turisti è il desiderio di autenticità. Lo rivelano le stime dell’Osservatorio sul Turismo di TTG Travel Experience. per l'estate 2024: l 49% degli italiani punta sui viaggi, il Belpaese meta preferita per "i turisti delle radici", gli stranieri con origini italiane alla riscoperta dei luoghi e dei sapori degli antenati
Mare, località termali e città d’arte: italiani e stranieri non hanno dubbi, queste saranno le mete preferite per le vacanze 2024. Laghi e montagne, invece, sono molto più apprezzati dagli stranieri. Aumenta, poi, la richiesta di esperienze esclusive e private, quello che oggi viene chiamato turismo esperienziale, con la possibilità di visitare ambienti naturali (parchi e giardini) fuori dagli orari d’apertura. Oppure prenotare dei tour notturni nei musei per piccoli gruppi di turisti, come vorrebbe il 34% degli stranieri.
Le tendenze del turismo in Italia
È questa la nuova tendenza del travel lover per l’estate 2024 secondo TTG Monitor, l’Osservatorio sul Turismo di TTG Travel Experience, appuntamento italiano di riferimento per la promozione del turismo mondiale di Italian Exhibition Group, dal 9 all’11 ottobre alla Fiera di Rimini. “In un mondo sempre più iperconnesso e digitale - ricorda Gloria Armiri a capo della manifestazione fieristica - ad attrarre il turista è una modalità di viaggio coinvolgente e improntata all’interazione con l’identità di un luogo: in altre parole la ricerca dell’autenticità, filo conduttore della 61ª edizione della nostra TTG”.
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Viaggiare sostenibili
L’Osservatorio di TTG Monitor racconta poi l’attenzione dei turisti verso la sostenibilità sociale legata al viaggio: il 40% degli italiani e il 47% degli stranieri giudicano favorevolmente proposte ed esperienze a sostegno del lavoro delle comunità locali e delle produzioni artigiane e agroalimentari.
In questo scenario si inserisce la necessità di scoprire mete meno battute dal turismo di massa, un tipo di viaggio che è anche un antidoto all’overtourism, fenomeno che preoccupa il 63% degli stranieri, che cercano sempre più il contatto con la terra e il soggiorno in ambienti primordiali e selvaggi come i glamping ricavati dalla roccia. Cambia così anche l’orientamento della spesa: nel 2024 l’88% degli europei, infatti, sceglierà di acquistare esperienze in luogo di beni materiali. Sul fronte ospitalità aumentano gli stranieri che scelgono l’hotel anche in base alla presenza di frutta e verdura di stagione nei menù e all’attenzione a ridurre lo spreco alimentare.
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Stime ottimistiche per l’estate 2024
L’estate 2024 promette dunque molto bene. Il 62% degli hotel – secondo i dati di Area38 per Italy Family Hotels – stima di arrivare a un’occupazione media superiore al 90% con un incremento di fatturato annuo del 5% rispetto al 2023 e del 10% se confrontato con il 2019, l’anno prima del Covid.
C’è dunque grande voglia di vacanza, con il 30% delle famiglie che prevede di viaggiare di più dello scorso anno e con il 40% che dichiara la propria ambizione di effettuare tre o più viaggi.
E le mete? Il mare supera i laghi e la montagna. E le località che alla fine della stagione dovrebbero riuscire a creare una maggiore ricchezza legata direttamente al turismo sono quelle famose per antonomasia: Rimini, Cavallino-Treporti, San Michele al Tagliamento, Jesolo, Caorle, Lignano, Lazise, Cesenatico, Riccione, Cervia e Sorrento (Stime Sociometrica su dati Istat 2023 da Il Sole 24 Ore).
Come confermano anche gran parte delle ricerche di settore, quest’anno un italiano su due vorrebbe concedersi esperienze legate ai viaggi, con gli eventi, le competizioni sportive e la visita alle mostre a farla da padrone.
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Il boom del turismo delle radici
Di pari passo cresce l’attenzione al wellness con le attività maggiormente svolte nella destinazione turistica: ricreazione fisica (sport, +4,7%), soft hiking (escursioni e camminate, +5,1%) e sport acquatici, in aggiunta alle classiche esperienze spa e food (fonte: Mabrian). Ottime performance per l’incoming del turismo delle radici: l’87% dei visitatori di origini italiane consiglia un viaggio nel Belpaese all’estero. “I turisti delle radici” si rivelano veri e propri ambassador della destinazione Italia e del made in Italy. Al rientro portano con sé prodotti enogastronomici, artigianali, di moda e libri. Stando ai dati forniti da Confcommercio con SWG, Traa Consulting e Italyrooting Consulting, questa tipologia di turisti non si ferma alla visita delle terre d’origine (dedicano il 55% del tempo alla visita di altri luoghi italiani) e spende in media 3.100 euro a persona per la permanenza di 2 settimane.