Lanterna Verde/Freccia Verde, il capolavoro di O'Neil e Adams
LifestyleUn viaggio on the road negli Stati Uniti e un team up tra due supereroi uniti dal colore dei loro costumi e distanziati da caratteri opposti e ideali divergenti. Così, all'inizio degli anni '70, una coppia d'autori straordinari rilanciò Hal Jordan, diede spessore a Oliver Queen e rivoluzionò il mondo dei comics
Quando agli albori degli anni ’70 la testata DC Comics Lanterna Verde, dedicata alle avventure di Hal Jordan, si ritrovò nel bel mezzo di una inarrestabile emorragia di vendite, l’editor Julius Schwartz penso di rivolgersi a Dennis O’Neil e Neal Adams per risollevarne le sorti. L’idea dei due autori fu qualcosa di controintuitivo: per rilanciare un personaggio che sembrava avere ancora poco da dire, pensarono bene di affiancargli un collega che facesse allo stesso tempo da coprotagonista e antagonista, Freccia Verde, e imbarcare la coppia in un viaggio on the road tra le storture degli Stati Uniti.
Un capolavoro del fumetto supereroistico
Lanterna Verde/Freccia Verde è oggi considerato uno dei grandi capolavori del fumetto supereroistico americano. E a ragione. Una serie in 14 albi e 4 storie brevi pubblicata tra il 1970 e il 1972, capace di mettere in discussione i supereroi e il loro sistema valoriale in largo anticipo sull’avvento della british invasion guidata da Moore. Un lavoro di scrittura e disegni straordinari che recentemente Panini Comics ha riproposto in edizione library, con un bel cartonato a colori da 360 pagine al prezzo di 36 euro.
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In viaggio sul furgone
La serie colpì da subito i lettori e la critica per il suo forte realismo. I due supereroi girano l’America a bordo di un furgone, esattamente come qualsiasi altra persona. Non volano né utilizzano gadget costosissimi. E ogni tappa del loro viaggio è un modo per calarsi nella realtà di un Paese profondamente lacerato e diviso, attraversato da piaghe quali la disuguaglianza sociale, l’emarginazione, l’intolleranza, il razzismo, la tossicodipendenza. Le storie I drogati non volano e Hanno detto che mi ucciderà… ma non hanno detto quando, capaci di sfidare la Comics Code Authority e ritrarre per la prima volta un supereroe (Speedy, il giovane aiutante di Freccia Verde) con una siringa di eroina al braccio, ricevettero addirittura una lettere d’encomio da parte dell’allora sindaco di New York John V. Lindsay.
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La strana coppia
Ma Lanterna Verde/Freccia Verde funziona soprattutto per la dinamica che si innesta tra i due protagonisti, col primo, titolare della testata, a rappresentare la fedeltà agli ideali della legalità e del rispetto dell’ordine costituito (non bisogna dimenticarsi che Lanterna Verde è di fatto un poliziotto galattico e ha una formazione militare) mentre il secondo, col suo piglio anarchico e il suo forte spirito egualitarista, gli apre gli occhi smontando un pezzo alla volta il mito del Sogno Americano e mettendo a nudo tutte le contraddizioni del Paese.
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Il lato oscuro dell'America
Così, la rinascita editoriale di Hal Jordan, avviene prendendo a schiaffi tutto ciò che aveva caratterizzato il personaggio nella Silver Age, mettendo in discussione attraverso lui tutta l’impostazione del supereroismo e i dogmi su cui esso poggiava, mostrando per la prima volta sulle pagine di un prodotto teoricamente pensato per un pubblico giovane il lato più oscuro dell’America. Ed emerge potente dalle pagine anche la caratterizzazione di un Freccia Verde totalmente eretico rispetto al pensiero dominante, capace di flirtare col socialismo e intercettare i sentimenti delle nuove generazioni.
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Le tavole di Adams
In un’opera disseminata di tematiche sociali e riferimenti all’attualità, Neal Adams dà un saggio impressionante della sua statura artistica donando espressività e dinamismo ai personaggi mirabilmente scritti da O’Neil, rendendo Lanterna Verde/Freccia Verde una straordinaria esperienza visiva oltre che una lettura sostanzialmente imprescindibile per ogni amante del fumetto supereroistico. L’edizione Library pubblicata da Panini è certamente un’ottima occasione per recuperare questo caposaldo dei comics americani, in attesa e nella speranza di una nuova edizione in formato Absolute con slipcase che renderebbe definitivamente giustizia all’opera di due straordinari autori.