Turismo, aumentano in Italia i matrimoni di coppie straniere: i dati
Sono sempre di più gli stranieri che decidono di sposarsi in Italia: arrivano soprattutto dall’America, si portano dietro parecchi invitati e non badano troppo a spese. Per il sì scelgono soprattutto la Toscana ma sempre di più anche la Puglia. Prediligono i luoghi insoliti, come le vigne, o le atmosfere da favola, come quelle dei castelli o delle residenze storiche. A far emergere questi dati l’indagine Convention Bureau Italia
- Solo nel 2023 in Italia il settore del Destination Wedding ha fatturato 803 milioni di euro, in crescita del 34% rispetto ai 600 milioni del 2022, con circa 13.600 matrimoni di coppie straniere celebrate in Italia. Gli sposini vengono soprattutto dagli Stati Uniti, ma sono in crescita le richieste da Australia, Canada, India, Cina, Messico, Singapore e Indonesia.
- Questi dati sono emersi da un’indagine di Convention Bureau Italia e svolta su un campione di 814 imprenditori della filiera. I risultati sono stati presentati a Roma alla presenza anche del Ministro del Turismo, Daniela Santanché
- Rispetto al 2022, nel 2023 è cresciuto il numero medio di invitati: da 55,6 è salito a 60,7. Alla gran parte dei matrimoni - il 63% rispetto al 41,3% del 2022 - hanno infatti partecipato tra le 51 e le 100 persone. È invece diminuita la permanenza media di sposi e ospiti: da 3,2 notti a 2,9. Un dato che gli operatori ritengono legato all’aumento generalizzato dei prezzi per l’inflazione. Nel complesso, quindi, gli arrivi collegati al Destination Wedding sono stimati nel 2023 in oltre 826 mila, per un totale di 2,4 milioni di notti
- È cresciuta la spesa media per evento: nel 2023 è stata di 59 mila euro, circa il 10% in più rispetto al 2022. E sono cresciuti i matrimoni con budget elevato: nel 55% dei casi ha superato i 50 mila euro (anche se la fascia da 200 mila a 500 mila euro rappresenta solo lo 0,3%). Gli eventi sotto i 50 mila euro sono calati di 18 punti percentuali rispetto al 2022. La gran parte delle spese, cioè il 35% (il 2% in più rispetto al 2022), è stata destinata a cibo e bevande, il 20% alle location
- Secondo la ricerca, condotta da Centro Studi Turistici, a livello di singoli Paesi, gli Stati Uniti si confermano i più affezionati all’Italia: nel 2023 le coppie Usa sono state quasi il 31%. Anche se oltre a metà del mercato è rappresentato dagli arrivi da Paesi europei: il 57% nel 2022 e il 52% nel 2023
- Dopo gli Stati Uniti, nel 2023 ci sono Regno Unito al 19,8% e Germania al 9,6%. Poi Svizzera al 7,8% e Paesi Bassi al 4,1%. A seguire, il primo Paese extraeuropeo, l’Australia col 3,5%. In crescita le richieste delle coppie di altri mercati extraeuropei: come quelli di Canada (3,2%) e India (1,3%)
- La maggior parte delle coppie straniere ha privilegiato il Centro Italia (34,4%, ma in calo di 3,8 punti rispetto al 2022): il maggior numero di preferenze è stato per la Toscana. Le regioni del Sud e le Isole hanno intercettato una quota rilevante e crescente di mercato (31,7%, in aumento di 3,8 punti): la destinazione maggiormente richiesta è stata la Puglia. In terza posizione, per volume di eventi organizzati, l’area del Nord Ovest (24,3%, in crescita di 3,2 punti): tra tutte le regioni si è distinta la Lombardia
- Per il 2024 le tendenze che emergono dalle prenotazioni fanno emergere significative quote per i micro matrimoni, che prevedono pochi invitati in modalità intima, il 22,5%, e per le “fughe d’amore”, con massimo dieci invitati, il 9,6%. I Wedding week che prevedono il prolungamento dei festeggiamenti per più giorni sono stati il 18%, i Green Wedding (con menù, spostamenti, e ornamenti rispettosi dell’ambiente) il 16% e i rinnovi della promessa il 6,3%
- Tra le curiosità, si distinguono i matrimoni in vigna (11,5%), i social wedding (3,6%) e i matrimoni in costume (1,7%). Quasi la metà dei matrimoni (46,5% nel 2022 e il 44,2% nel 2023) è stata organizzata con l’intervento del Wedding Planner. Anche nel 2023 le ville sono state le preferite (26,1%), seguite dalle residenze storiche (13,3%). Agriturismo e aziende agricole hanno consolidato la loro posizione, rimanendo al terzo posto (10,9%) a pari merito con i castelli, saliti di oltre 3 punti rispetto al 2022
- Il periodo estivo è il preferito per le celebrazioni: nei mesi di maggio-giugno-luglio si è concentrato il 51,7% degli eventi. Un calo significativo delle richieste è stato segnalato per il mese di agosto (8,8%), a cui è seguito un settembre particolarmente intenso (24,2%). In aumento contenuto i matrimoni celebrati nel periodo ottobre-novembre-dicembre
- “C’è voglia di Italia in tutto il mondo – ha dichiarato il Ministro del Turismo Daniela Santanchè - sposarsi nella Penisola sta diventando un 'cult', un elemento distintivo che riconosce lo status non soltanto economico ma anche culturale della famiglia. I numeri della ricerca sono molto interessanti e mi fa piacere ricordare in questa sede che nel nostro piano strategico il settore del matrimonio è legato in maniera fortissima al turismo delle radici”
- Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy sul tema si è espresso così: “L’attenzione al Made in Italy e al turismo è massima da parte del Governo che guarda anche a voi con estremo favore perché ancora una volta date visibilità agli affascinanti paesaggi, alla ricca tradizione artistica, al cibo e all’ospitalità che, grazie anche alle competenze dei vostri professionisti, regaleranno a tutti il sogno dell’italian way of life, anche nel giorno più bello"