
Bologna, 175 manifesti invadono la città per la Call for artists 2023 di Cheap
Sono comparsi tra le strade di Bologna 175 manifesti in occasione dell’annuale Call for Artists del collettivo Cheap, frutto del lavoro di 156 artiste e artisti internazionali. Il tema al centro del progetto è l'invito ad "agitarsi per contaminare lo spazio pubblico della città"

Fight / for your / Rights. Ieri sono comparsi tra le strade di Bologna 175 manifesti. Sono la risposta all’annuale Call for Artists del collettivo Cheap: sono stati realizzati da 156 artiste e artisti internazionali. Il collettivo ha scelto di porre al centro del progetto l’invito gramsciano “Agitatevi!”. Il riferimento è al secondo dei tre compiti indicati da Antonio Gramsci: 'Istruitevi, agitatevi, organizzatevi'

I manifesti gridano attraverso molti linguaggi l’importanza di temi che vanno dal femminismo alla giustizia ambientale. Le opere sono state realizzate utilizzando tecniche diverse: lettering, fotografia, illustrazione, collage e tecniche miste

CHEAP è un progetto di public art fondato da sei donne a Bologna nel 2013. Si tratta di un'associazione che interviene soprattutto sul paesaggio urbano, si occupa di linguaggi contemporanei, ed è impegnata nella ricerca di un equilibrio tra pratica curatoriale e attivismo

Per CHEAP la Call for Artists alla sua undicesima edizione continua ad essere un percorso di partecipazione che nel tempo conferma il suo potenziale eversivo in grado di accogliere e amplificare altri sguardi e immaginari, stratificati in carta sul paesaggio urbano di Bologna

L'intenzione espressa da questi manifesti è l'evocazione di pratiche, di immaginari, di ribellioni quotidiane o resistenze possibili e si moltiplica in centinaia di poster che se da una parte restituiscono una riflessione collettiva sul mondo odierno, dall’altra agiscono una riappropriazione collettiva di spazio e discorso pubblico

Il collettivo ha annunciato che dal 6 ottobre al 17 dicembre a Bologna si terrà la loro prima mostra al MAMbo-Museo d'Arte Moderna