Superman: L'era spaziale, Mark Russell tra storia e mito

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Gabriele Lippi

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Una miniserie in tre corposi capitoli rilegge le origini e la fine della Justice League. Tra The New Frontier e Crisi sulle Terre Infinite. Un'opera destinata a restare nella storia della DC Comics

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Le origini e la fine della Justice League condensate condensate in un'unica storia a fumetti. Superman. L’era spaziale, maxiserie in 3 corposi capitoli scritta da Mark Surrell coi disegni di Mike Allred e i colori di Laura Allred (Panini Comics, cartonato a colori, 256 pagine, 29 euro), è uno di quei lavori per nulla banali, un’opera destinata a restare nella storia del personaggio e della DC Comics, in grado di lavorare sulla mitologia già esistente per rinnovarla e riscriverla con perizia e delicatezza.

Un arco narrativo che copre 20 anni

Russell ambienta la sua storia in un ventennio a cavallo tra la prima metà degli anni ’60 e il 1985, intrecciandola con la storia d’America. Mentre sullo sfondo scorrono le notizie che riguardano l’assassinio di John Kennedy, la corsa allo spazio, la Guerra Fredda e la minaccia nucleare, un giovane Clark Kent fa i conti con quelle grande responsabilità derivanti dai suoi grandi poteri (Spider-Man perdonerà per la licenza) e decide di rivelarsi al mondo per proteggerlo. Contemporaneamente altri eroi nascono in altre città, fino ad allearsi sovvenzionati dal ricco imprenditore di Gotham Bruce Wayne e formare la Justice League. Ma su questa nuova genia di eroi e su tutto il pianeta incombe una terribile minaccia impossibile da arrestare e il mondo pare avere una data di scadenza già scritta.

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Tutta la Justice League

Accanto a Superman sfilano personaggi iconici come Wonder Woman, Lanterna Verde, Flash, Aquaman, Freccia Verde, Black Canary. E poi Hawkman, Hawkgirl, Martian Manhunter, la Lanterna Verde di John Stewart. Così, nonostante il titolo e la cover siano dedicate all’Uomo d’Acciaio, la storia finisce per diventare corale e il punto di vista viene diviso tra Superman e Batman. La contrapposizione tra i due e le rispettive visioni del mondo, resa perfettamente da ragionamenti speculari che portano a conclusioni diametralmente opposte, è uno dei punti di forza principali dell’opera. L’ottimismo e la speranza incarnata da Superman trovano il loro contraltare nel cinismo e nella rabbia di Batman, mettendoci davanti a due visioni molto diverse del ruolo dell’eroe.

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Un Lex Luthor cattivo come non mai

Dall’altra parte della barricata brilla per carisma un Lex Luthor cattivo come forse mai era stato, spietato genocida senza scrupoli, pronto a tutto per raggiungere i propri scopi personali. E poi altri personaggi decisamente cari agli appassionati dei fumetti DC, a partire dal terribile Anti-Monitor. Il risultato è un’opera che omaggia l'epica supereroistica pescando a piene mani dalla storia d’America e dalla storia della DC Comics, che ha come grandi punti di riferimento The New Frontier di Darwyn Cooke e Crisi sulle Terre Infinite di Marv Wolfman e George Pérez, ma che è allo stesso tempo, in tutto e per tutto, un’opera di Russell, un autore che ancora una volta si conferma perfettamente a suo agio nell’intrecciare la fantasia alla realtà storica americana come già aveva brillantemente fatto in I Fantastici 4: La storia della nostra vita e in quella piccola perla che è il suo Le cronache di Svicolone.

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I disegni e i colori

Se la scrittura è di primo piano, il comparto artistico non è certo da meno. I disegni di Mike Allred paiono perfetti per una storia dai toni vintage, una interessante sintesi tra lo stile pop cartoonesco dello stesso Cooke e un tratto decisamente meno morbido, più vicino allo standard comics anni ’80 e ’90, con cui scolpisce le mascelle e i muscoli dei personaggi. I colori brillanti di Laura Allred aggiungono ulteriore vivacità a un lavoro che merita una lettura attenta e viene apprezzato al meglio se si è già lettori affezionati con un minimo di background DC Comics, ma che è senza dubbio godibile anche a chi è ai primi approcci con Superman e i suoi alleati della Justice League.

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