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Le mostre d'arte a Padova da non perdere a luglio 2023

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Diversi gli appuntamenti in programma, a partire dalla mostra "Small" che ha in esposizione circa novanta oggetti selezionati dalla collezione privata di Giuseppe Bortolussi

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Diverse le mostre e gli appuntamenti in programma in questo mese di luglio a Padova, a partire dall'esposizione "All'ombra del Canaletto" fino a "Barricate misteriose" con le opere dell'artista veneziano Franco Beraldo (LE MOSTRE A MILANO E A NAPOLI).

Small a Palazzo Zuckermann

Fino all'8 ottobre a Palazzo Zuckermann è visitabile la mostra "Small - Piccoli oggetti dei più importanti designer del panorama internazionale, scelti dall’archivio della Collezione Bortolussi". In esposizione circa novanta oggetti selezionati dalla collezione privata di Giuseppe Bortolussi. La mostra è suddivisa in quattro aree tematiche, correlate al comportamento dell’essere umano in relazione agli oggetti: "piccole funzioni", "piccole routine", "piccoli vizi", "piccole connessioni". L'esposizione è stata curata e allestita da JoeVelluto e realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con Scuola Italiana Design.

All'ombra di Canaletto

La mostra "All'ombra di Canaletto. Paesaggi e capricciose invenzioni del Settecento veneziano", visitabile al Museo Eremitani, offre un ampio panorama sul tema del paesaggio veneto nelle sue varie sfaccettature, grazie alla presenza di opere provenienti dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dal Museo Revoltella di Trieste, dal Museo Civico di Palazzo Chiericati di Vicenza, dalle collezioni del Museo d’Arte Medievale e Moderna dei Musei Civici di Padova e da collezioni private. L'intento è quello di far rivivere lo spirito di un’epoca, espresso attraverso i dipinti, in cui i committenti ritrovavano i propri valori insieme a sensazioni e ricordi. Dagli esordi del XVIII secolo sino al crepuscolo della Repubblica, si passa in rassegna nascita e sviluppo dei generi più alla moda nella Venezia settecentesca, rappresentati da capolavori dei grandi maestri, tra cui il Canaletto, Francesco Zuccarelli, Luca Carlevarijs e Francesco Guardi.

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Symballein alle Vetrine alla Galleria Samonà

Dal 3 luglio al 6 agosto presso le vetrine della Galleria Samonà in via Roma 57, è visibile la mostra Symballein. Arte ed evocazioni dal mondo della Cartapesta di Magda Cardin. La mostra, a cura dell'Assessorato alla Cultura, presenta 18 sculture e 8 tele realizzate in ferro, cartapesta e stucco. Il titolo della mostra rinvia al simbolo (dal greco antico “symballein”, unire, mettere insieme), veicolo privilegiato dell’inconscio che grazie ad esso viene portato alla luce non attraverso un linguaggio razionale ma piuttosto emozionale, intuitivo. In particolare l’artista trae ispirazione dalle teorie dello psicanalista svizzero Carl Gustav Jung il quale sosteneva che le pratiche divinatorie come i ching e le carte da gioco come i tarocchi e le carte francesi non sono altro che la rappresentazione degli stadi evolutivi della psiche umana.

Barricate misteriose all'oratorio di San Rocco

All'oratorio di San Rocco è visitabile fino al 27 agosto la mostra "Barricate misteriose" con le opere dell'artista veneziano Franco Beraldo. In esposizione diciotto stele in vetro di Murano realizzate appositamente per l’Oratorio di San Rocco. La mostra è a cura di Stefano Annibaletto. In un'espressione che alterna il lasciar vedere e il nascondere, queste "barricate misteriose" stanno immobili al centro del cinquecentesco oratorio come persone mute e pensanti, come superfici antiche che conservano graffiti e tracce di accadimenti passati, in uno sbocciare di sorprendenti metafore e suggestioni.

ALBERI! 30 +1 all'Orto Botanico

L’Orto botanico presenta fino al 3 settembre la mostra ALBERI!, ideata da M9 - Museo del '900 di Mestre - Venezia e che vede esposti i disegni di Guido Scarabottolo accompagnati dalle narrazioni della paesaggista Annalisa Metta, dell’arboricoltore Giovanni Morelli e del divulgatore Daniele Zovi.Si tratta di un percorso espositivo di 30 (+1) tappe tra alberi che sono sempre stati nella nostra penisola e altri che sono arrivati di recente o in tempi antichissimi, venendo da molto lontano. Ad arricchire la mostra quel +1: un’illustrazione di Scarabottolo e una storia di Daniele Zovi che rappresentano proprio la Palma di Goethe, una delle piante simbolo dell’Orto botanico di Padova: la più antica, messa a dimora nel 1585, che incantò il poeta tedesco durante il suo viaggio in Italia nel 1786.

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