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Dal Pilates tradizionale al Reformer, l'allenamento basato sul controllo muscolare

Lifestyle

Federica Tofani

I suoi principi fondamentali sono la concentrazione, il controllo motorio, il baricentro, la fluidità del movimento, la precisione e la respirazione. L'obiettivo di questa disciplina è definire e tonificare il corpo lavorando anche sulla postura

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Oltre a scolpire, definire e tonificare il corpo, il Pilates lavora anche sulla postura, rafforzando i muscoli della schiena, i dorsali e i lombari. Per questo i suoi benefici sono enormi e tantissime celebrities lo praticano ormai da anni. È amatissimo da Adele, Cristiano Ronaldo, David Beckham e Scarlett Johansson, ma anche da Belen e Chiara Ferragni che lo hanno praticato per recuperare la forma fisica dopo la gravidanza. Negli ultimi tempi il tradizionale Pilates ha conosciuto delle evoluzioni che oggi sono sempre più di tendenza, alcune delle quali prevedono l’utilizzo di macchinari. A praticare il Reformer Pilates, per esempio, è Sarah Felberbaum che sui social ha pubblicato le foto del suo duro allenamento.

dal profilo Instagram di Sarah Felberbaum

Proprio le caratteristiche di questa disciplina, che si basa sul controllo muscolare, lo hanno reso molto popolare. Abbiamo incontrato Emy Taglietti, responsabile dello Studio Pilates del Due Ponti Sporting Club di Roma, che ci ha spiegato quali sono le caratteristiche del Pilates e delle sue diverse varianti.

 

Che cos’è e su quali principi si basa il Pilates?

Il Pilates è un metodo che inventò Joseph Pilates durante la guerra proprio per i soldati infortunati sul campo che facevano una sorta di riabilitazione. È basato su una sorta di riabilitazione corporea ma va a migliorare la coordinazione, la respirazione, e i suoi principi fondamentali sono appunto la concentrazione, il controllo motorio, il baricentro, la fluidità del movimento, la precisione e la respirazione. La coordinazione è sempre correlata alla respirazione che è sempre diaframmatica. Non è una disciplina che va a lavorare solo a livello fisico, sulla muscolatura, ma è completo. È basato sul controllo muscolare con movimenti controllati appunto, non veloci, il tipo di contrazione è eccentrica ed isometrica per cui ci si allena in modo profondo. Porta a un risultato più duraturo e nello stesso tempo il muscolo resta allenato, e allineato e allungato. Va a idratare tutti i tessuti fasciali a livello di microcircoli, è drenante. È molto consigliato alle donne in gravidanza, con problemi post-parto o anche le donne in menopausa, grazie al lavoro svolto sui muscoli pelvici. L’addominale è sempre attivo, sia durante l’inspirazione che l’espirazione.

 

Quanti tipi di Pilates si possono praticare?

Sui 6 principi del Pilates, vengono costruiti gli esercizi che possono essere di corpo libero (Pilates Matwork), oppure si possono utilizzare dei piccoli attrezzi come la soft ball (palla piccola), il ring (anello), la fitball (palla grande), le bende elastiche aperte o chiuse, il foam roller (rullo a cilindro), e se si vuole mettere un carico si possono usare anche i pesetti. Tutto ciò che viene fatto nel pilates matwork viene poi riportato nei macchinari.

Questa disciplina ha molte applicazioni, per esempio c’è il “Pilates Barrel”, che viene praticato dai ballerini, principalmente eseguito sulle punte, e proviene direttamente dalla danza. Soprattutto in America si allenano utilizzando i macchinari del pilates perché fa svolgere movimenti molto controllati sulla muscolatura profonda e in maniera armoniosa è allenato tutto il corpo. Allo stesso tempo si può intervenire su problematiche legate a patologie o sulla mobilità, contrastando la rigidità. Questo discorso vale anche per esempio per gli atleti che devono fare una preparazione agonistica che scelgono appunto discipline come il pilates, lo yoga, la posturale così contrastano la rigidità muscolare che può portare a infortuni. Più un corpo è mobile, più è in armonia, più si lavora la muscolatura profonda con la postura e più migliora la performance e diminuisce il rischio di farsi male. 

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Che differenza c’è tra l’Antigravity Pilates e quello che prevede l’utilizzo di macchinari?

L'Antigravity Pilates, che ha preso piede non da moltissimo tempo, è quello che utilizza delle altalene di stoffa che consentono di allenarsi in sospensione, a circa 15 cm dal pavimento. Va a migliorare il sistema linfatico e il sistema circolatorio. Si sfrutta la gravità e si riesce a stimolare al massimo la circolazione sanguigna, tonificando anche i muscoli addominali.

Tra le altre tipologie di Pilates troviamo le versioni che prevedono l’uso di macchinari come il Reformer, la Cadillac, The Chair, Spine Corrector, CoreAlign. Il Reformer e la Cadillac utilizzano delle molle di diverso colore per scegliere il carico, che si può aumentare o diminuire in base alle proprie necessità. In un certo senso questa diventa una sala pesi del pilates. I macchinari sono utilissimi per chi ha delle patologie serie (ernie, protusioni, distaccamento vertebre) perché si crea un programma specifico proprio per quelle problematiche.

 

Per chi è indicato?

Il Pilates si rivolge a tutti, dai giovani agli anziani, che faranno un lavoro meno dinamico e più mirato al rafforzamento dei muscoli soprattutto della power house (la fascia muscolare addominale) e dei glutei, per sorreggere meglio la colonna vertebrale. E i benefici sono anche mentali, molti esercizi infatti fanno immergere la persona in una realtà parallela allontanando i pensieri e le preoccupazioni, allentando le tensioni, sciogliendo la muscolatura. In qualche modo si riesce a staccare la spina per questo a fine lezione ci si sente più leggeri.

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