Dalle fotografie di Helmut Newton ai quadri di Antonio Ligabue, sono tantissimi i percorsi espositivi imperdibili in giro per il Paese che esplorano i diversi mondi dell’arte e che si possono visitare durante questo mese. Dagli affreschi pompeiani ad opere immersive in grado di coinvolgere il pubblico, ecco alcuni consigli
La stagione primaverile porta con sé tante mostre d’arte interessanti da visitare in giro per l’Italia, da Nord a Sud. Si va dall’arte di Ligabue alla fotografia di Helmut Newton, passando per gli ascensori senza direzione di Leandro Erlich, le pennellate degli impressionisti e gli affreschi pompeiani con il mitico rosso a fare da sfondo. Ecco i consigli.
Helmut Newton (Palazzo Reale - Milano)
Ha aperto a fine marzo la mostra dedicata al celebre fotografo tedesco che ne celebra i 100 anni della nascita con tre anni di ritardo, a causa della pandemia. Il percorso espositivo è composto da 250 fotografie, riviste, documenti e video che ripercorrono l’intera carriera di uno dei fotografi più amati e discussi di tutti i tempi. Accanto alle immagini iconiche, è presente un corpus di scatti inediti, presentati per la prima volta in Italia, che svelerà aspetti meno noti dell’opera di Newton, con un focus specifico sui servizi di moda più anticonvenzionali. L’esposizione, parte della cosiddetta Art week che Milano celebrerà dall'11 al 16 aprile, sarà aperta fino al 25 giugno.
Frida Kahlo Diego Rivera (Centro Culturale Altinate – Padova)
Il Centro Culturale Altinate San Gaetano di Padova ospita fino al 4 giugno una grande mostra che racconta una celebre coppia del mondo dell'arte, Frida Kahlo e Diego Rivera. Padova sarà l’unica tappa italiana di uno storico tour mondiale delle 32 opere degli artisti (23 quelle di Frida, 9 quelle di Rivera) provenienti dalla collezione statunitense di Jacques e Natasha Gelman. Presente anche la fotografia, che influenzò notevolmente l’opera di Frida Kahlo e che a sua volta fu ispirazione per gli scatti di Héctor Garcia, Manuel Álvarez Bravo, Giséle Freund, Martin Munkacsi, Nickolas Muray, Lucienne Bloch e Edward Weston.
Antonio Ligabue (Castello di Conversano, provincia di Bari)
Per chi si trova in Puglia dalle parti di Conversano, c’è la mostra dedicata ad Antonio Ligabue nel castello della cittadina barese. Tra i pittori più amati del Novecento, Antonio Ligabue è considerato il pittore naïf per antonomasia, l’artista visionario, autodidatta e sfortunato che è riuscito a entrare nell’animo del grande pubblico. Attraverso oltre 60 opere, la mostra propone il racconto della vita e dell’opera di Ligabue, approfondendo i principali nuclei tematici dell’artista, pochi soggetti sempre ripetuti da cui emergono con forza la sua straordinaria sensibilità e la dolcezza della sua anima fragile. Aperta lo scorso 25 marzo, la mostra sarà visitabile fino all’8 ottobre.
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Leandro Erlich (Palazzo Reale- Milano)
Sempre a Palazzo Reale va segnalata l’apertura il prossimo 22 aprile della prima monografica in Europa dedicata a Leandro Erlich, artista concettuale argentino famoso per le sue opere immersive, con cui il pubblico si relaziona e interagisce. Palazzi in cui ci si arrampica virtualmente, case sradicate e sospese in aria, ascensori che non portano da nessuna parte, scale mobili aggrovigliate come fossero fili di un gomitolo, sculture spiazzanti e surreali, video che sovvertono la normalità: queste sono solo alcune delle opere di Erlich, dove tutto è diverso da quello che sembra. La mostra sarà aperta fino al 4 ottobre.
Ipotesi Metaverso (Palazzo Cipolla – Roma)
Cosa sappiamo sul tanto chiacchierato Metaverso? A questa domanda cerca di rispondere la mostra “Ipotesi Metaverso” allestita nell’ottocentesco Palazzo Cipolla di via del Corso a Roma e che resterà aperta fino al prossimo 23 luglio. Altalene immersive, filosofia digitale zen, tecno-natura, visori di realtà virtuale, intelligenza artificiale, sculture blockchain, poesia e suoni generativi accompagnano il visitatore lungo tutto il percorso espositivo, nel tentativo di comprendere appieno cosa sappiamo di questo mondo a livello sia tecnologico che esistenziale.
Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale (Museo e Real Bosco di Capodimonte)
Al Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli sarà aperta fino al 25 giugno 2023 una mostra espositiva realizzata in partenariato con il Museo Nacional del Prado di Madrid su uno dei momenti più fecondi e meno conosciuti della civiltà artistica partenopea: il trentennio che va dal 1503 al 1532 circa. Per questa mostra ha fatto ritorno a Napoli dopo 400 anni la "Madonna del pesce" eseguita da Raffaello, un dipinto che fu un vero e proprio punto di riferimento per gli artisti attivi a Napoli in quegli anni. Rispetto alla mostra madrilena ci sarà un apporto maggiore da parte delle chiese cittadine, come San Giovanni a Carbonara, il complesso conventuale di San Severino e Sossio e anche San Giacomo degli Spagnoli, dalle quali provengono molte delle opere esposte.
approfondimento
Che cos'è e come si entra nel Metaverso
Impressionisti tra sogno e colore (Mastio della Cittadella – Torino)
Fino al 4 giugno 2023 è possibile visitare al Mastio della Cittadella di Torino oltre 200 opere tra dipinti, disegni, acquerelli, sculture, ceramiche e incisioni appartenenti agli impressionisti ed esposte ufficialmente nelle loro otto mostre ufficiali. I visitatori troveranno tra gli artisti presenti Monet, Degas, Manet, Renoir, Cezanne, Gauguin e Pissarro.
I pittori di Pompei (Museo Civico Archeologico -Bologna)
I pictores, ovvero gli artisti e artigiani che realizzarono gli apparati decorativi nelle case di Pompei, Ercolano e dell'area vesuviana, sono al centro del percorso espositivo presente al Museo Civico Archeologico di Bologna fino al 1°maggio. L'esposizione prevede il prestito eccezionale di oltre 100 opere di epoca romana appartenenti alla collezione del museo partenopeo, in cui è conservata la più grande pinacoteca dell'antichità al mondo. L'importantissimo patrimonio di immagini che questi autori hanno lasciato, comprendente splendidi affreschi dai colori ancora vivaci, spesso di grandi dimensioni, restituisce il riflesso dei gusti e i valori di una committenza variegata e ci consente di comprendere meglio i meccanismi sottesi al sistema di produzione delle botteghe. La mostra propone la ricostruzione di interi ambienti pompeiani come quelli della Casa di Giasone e, ancora di più della straordinaria domus di Meleagro con i suoi grandi affreschi con rilievi a stucco, che raccontano appieno il rapporto tra spazio e decorazione.