Guardati, un fumetto sull'autodeterminazione di una giovane donna
LifestyleLa storia di una ragazza che cresce affrancandosi da un padre ingombrante e invadente raccontata anche attraverso le canzoni dei Red Hot Chili Peppers
Il percorso di crescita di una giovane donna in parole, immagini e musica, tra sogni e incubi, ambizioni e paure, in contrasto con la figura di un padre ingombrante, fin troppo presente, a tratti asfissiante. Guardati (cartonato, colori, 160 pagine, 19,90 euro) è il nuovo fumetto di Elisabetta Romagnoli, pubblicato da Tunué nella collana Ariel curata da Simona Binni e dedicata al dialogo tra i generi. Dialogo tra generi che qui è anche dialogo, scontro e incontro tra generazioni.
I Red Hot Chili Peppers come colonna sonora
Iris avrebbe voluto nascere nel 1983, anno dell’album d’esordio degli Smiths, ma è nata cinque anni dopo, mentre i Red Hot Chili Peppers diventano la band che conosciamo oggi dopo la morte per overdose di Hillel Slovak e il conseguente addio di Jack Irons e gli ingressi nel gruppo del batterista Chad Smith e del chitarrista John Frusciante. Così i Red Hot Chili Peppers sono diventati la colonna sonora della sua vita, accompagnandola con le loro canzoni.
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La crescita di Iris
Iris cresce intraprendente e decisa a seguire la sua strada, alla disperata ricerca dell’indipendenza da un padre apprensivo ed esigente, sempre pronto a biasimarla per i suoi comportamenti e le sue decisioni. Il padre la pilota verso la scelta di iscriversi all’università, ma qui Iris si ribella e decide di abbandonare gli studi per cercare di percorrere una carriera da fumettista. Lo strappo dalla famiglia è importante, Iris lascia l’Italia ma col tempo ritroverà il rapporto col padre.
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Un fumetto fatto di tensioni
Guardati è un fumetto che si costruisce sulle tensioni. Quelle verso l’alto di una giovane donna ambiziosa e sicura di ciò che vuole, quelle con un padre che cerca di tenerla “coi piedi per terra” tarpandole le ali per impedirle di spiccare il volo. Ma è anche un fumetto di estrema delicatezza, dove paure infantili si fanno incubi da sconfiggere in un rito di passaggio onirico, dove non manca mai la speranza di un dialogo difficile ma comunque possibile e di una riconciliazione futura. È la storia di una donna che cresce specchiandosi nello sguardo del padre prima di imparare a vedersi e riconoscersi da sola.
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Disegni e colori
L’aspetto grafico è interessante. Il tratto caricaturale ed essenziale di Elisabetta Romagnoli non toglie efficacia a una storia profondamente realistica e riesce a delineare in modo accattivante le fasi oniriche. I colori a tinte pastello che oscillano tra il blu e il giallo sembrano studiati per accompagnare il racconto contribuendo a definirlo senza essere mai invadenti e prevaricanti.