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“Gentiluomo in mare”, storia di una novella perfetta inabissatasi più di 80 anni fa

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Filippo Maria Battaglia

©Getty

Pubblicato per la prima volta nel 1937, il racconto lungo di H.C. Lewis è rimasto fino ad oggi ignoto in Italia. Adesso Adelphi lo porta in libreria per le cure di Marco Rossari. Che in questa intervista ne racconta la forza e la compiutezza narrativa

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"Quando Henry Preston Standish precipitò a capofitto nell’Oceano Pacifico, il sole stava sorgendo all’orizzonte". Così inizia "Gentiluomo in mare", il racconto di Herbert Clyde Lewis, finora inedito in Italia, che la casa editrice Adelphi ha da poco pubblicato per le cure di Marco Rossari. 

Il "Gentiluomo in mare"  è Henry Preston Standish,  un trentacinquenne che ha trascorso la vita vestendo in modo decoroso e compiendo perfino da adolescente la scelta corretta. Fino a quando, alle 5.23 di un mattino, complice una macchia d’unto, cade in acqua dal piroscafo dove si trova. Ed è da qui che Herbert Clyde Lewis imbastisce questa storia levigata che sembra strutturata come un noir: perché nel momento in cui Standish tocca l’acqua e il piroscafo si allontana nell’indifferenza generale, il lettore intuisce che inevitabilmente morirà, eppure la forza attrattiva di quella narrazione non scema mai.

 

"Sì, è vero - ammette Rossari nella nuova puntata di 'Incipit' - persino io, mentre ci lavoravo, ho continuato fino all'ultimo a sperare che si salvasse. È un espediente classico che però qui funziona perfettamente: perché all'improvviso, vedendo allontanarsi la nave, veniamo pervasi da una grande palcidità di riflessione sull'esistenza, ma anche da una continua tensione verso una serie di domande: 'Si salverà? Riusciranno a salvarlo? Tornerà qualcuno a recuperarlo?'. Ed è su questa cifra, che ha qualcosa del thriller e del brivido, che si gioca sostanzialmente tutta la forza del racconto".

 "Gentiluomo in mare", pubblicato per la prima volta nel 1937, è rimasto per più di ottant'anni pressoché ignoto al pubblico europeo, prima di riaffiorare di recente ed essere tradotto con successo in vari Paesi. Ma la sua ragione di interesse non è tanto legata al suo destino, peraltro assai curioso, quanto alla sua scrittura e a una composizione narrativa in grado di renderlo un racconto levigato e soprattutto un racconto compiuto.

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