Trieste su foglia, la mostra fotografica di stampe su clorofilla all'Hangar Teatri
Un giovane artista triestino, Lucio Pastore, ha recuperato un antico metodo di sviluppo di fotografie analogiche, la “stampa su clorofilla”, per raccontare la caducità del tempo attraverso i volti e i luoghi simbolo della città. La mostra è al Bar Libreria Knulp e all'Hangar Teatri di Trieste fino al 28 ottobre
Lucio Pastore, un ragazzo di 30 anni originario di Trieste, ha scattato una serie di fotografie analogiche di persone e luoghi identitari della sua città e ha sviluppato le immagini attraverso la tecnica della chlorophyll print, la stampa su clorofilla. In foto, piazza Unità d'Italia a Trieste.
Nella stampa su clorofilla, l’immagine viene impressa direttamente sulle foglie grazie a lunghe esposizioni ai raggi solari e nel totale rispetto dei ritmi biologici e chimici della natura. In foto, il ritratto di Ilaria.
Lo sviluppo delle fotografie attraverso chlorophyll print avviene su un lungo periodo, spesso è realizzabile solo durante i mesi estivi, ed è impossibile sapere in anticipo quale sarà il risultato finale poiché ogni foglia risponde diversamente alla lavorazione. In foto, Ponte Curto a Trieste.
Secondo Lucio Pastore, nella fotografia su foglia la scala di valore tra immagine e supporto materiale si inverte: l'oggetto su cui si stampa diviene il vero soggetto della foto, un modo per recuperare un dialogo tra pensiero e materia, tra tecnica e natura altrimenti inaccessibile. In foto, case di Sant’Antonio a Trieste.
Spiega l’artista: «Ho deciso di fotografare scene di vita quotidiana, volti e luoghi identitari della città per evidenziare l'avanzata inesorabile del tempo: le foglie non sono trattate con alcun metodo di conservazione, perciò sono destinate a sbiadirsi e svanire». In foto, piazza Unità d'Italia a Trieste.
L’artista 30enne, per il suo lavoro, si ispira al fotografo Andreas Feininger, a George Tatge, al cinema di Tarkovskij e in particolare si lascia influenzare dagli studi filosofici fatti all’Università. In foto, il Santuario di Monte Grisa a Trieste.
«Mi sono sempre interessato al rapporto tra il mondo delle idee e quello materiale» spiega Pastore, «Appaiono separati ma in realtà sono profondamente fusi insieme: le foto analogiche e la stampa su clorofilla sono una continuazione di questa riflessione». In foto, ritratto di Pierluca.
A Perugia, dove Pastore ha studiato, è entrato in contatto con il collettivo culturale “Fronte di Resistenza Analogico” (F.R.A.), una realtà composta da artisti già navigati e giovani appassionati in età universitaria, che lo ha introdotto al mondo della fotografia analogica e delle antiche tecniche di stampa. In foto, il pontone-gru Ursus di Trieste.
Nell’ambito di incontri e workshop organizzati nella sede perugina del Fronte di Resistenza Analogico, Lucio Pastore ha iniziato a prendere confidenza con tecniche di stampa quali la cianotipia, caratterizzata dal colore Blu di Prussia, e la stereoscopia, una sorta di fotografia in 3d ma analogica. In foto, una diversa angolazione del pontone-gru Ursus di Trieste.
Quando Pastore ha sviluppato la curiosità di lavorare su questo tipo di fotografia analogica, in realtà pensava a un altro tipo di supporto materiale: la pelle. «Anni fa - racconta – ho cominciato a ragionare sul fatto che se è possibile abbronzarsi “a chiazze”, probabilmente è altrettanto possibile “stampare” un’immagine sulla pelle di una persona. Non potendo realizzare questa idea, ho ripiegato sulle foglie». In foto, il ritratto della nonna di Lucio Pastore.
Secondo alcune fonti, i primi utilizzi della stampa su clorofilla sembrano risalire all'Inghilterra del 19esimo secolo. Oggi, soprattutto in Italia, sono pochissimi a praticarla mentre all'estero un’esponente di punta è la fotografa giapponese Hiro Chiba. In foto, piazza della Borsa a Trieste.
L’associazione Daydreaming Project si è occupata di selezionare le stampe e curare l’allestimento della mostra, esposta al Bar Libreria Knulp di Trieste e a partire dal 7 ottobre anche all’Hangar Teatri, un altro spazio culturale della città. In foto, piazza Unità d'Italia a Trieste.
La mostra “Trieste su foglia” è iniziata il 30 settembre e rimarrà esposta a fino al prossimo 28 ottobre al Bar Libreria Knulp e all’Hangar Teatri a partire dal 7 ottobre. In foto, il Faro della Vittoria di Trieste
Lucio Pastore è nato a Trieste e ha studiato a Bologna e Perugia. Dopo due lauree triennali, una in filosofia e una in psicologia, ora frequenta il corso di laurea magistrale in Psicobiologia e Neuroscienze cognitive dell’Università di Parma. In foto, ritratto di Maria