Hai sentito che ha fatto Eddie Gein?, la vera storia di Norman Bates

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Il graphic novel di Harold Schechter ed Eric Powell racconta le origini del mostro che ispirò il romanzo di Robert Bloch e il film di Alfred Hitchcock. Uno dei casi di cronaca nera più inquietanti nella storia americana

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Tutti conoscono Norman Bates, il suo Motel, le sue turbe psichiche, quella lama di coltello che sbuca da dietro la tendina della doccia. Tutti conoscono Psycho, il capolavoro di Alfred Hitchcock, non tutti hanno letto anche il romanzo di Robert Bloch a cui è ispirato, pochi sanno di Eddie Gein, l’uomo vero che ha ispirato il più celebre serial killer della storia del cinema e tanti altri suoi colleghi su celluloide, dal Leather Face di Non aprite quella porta al Buffalo Bill de Il silenzio degli innocenti. Ha sentito che ha fatto Eddie Gein? è un graphic novel che colma questa lacuna, scritto da Harold Schechter e disegnata da Eric Powell (The Goon, cinque volte premio Eisner), pubblicato in Italia da Panini Comics (224 pagine, 22 euro).

Oltre un capolavoro del cinema

Il racconto comincia dall’esterno di un cinema, il Demille Theatre di New York, il 16 giugno 1960, giorno della prima di Psycho. Un’intervista a Hitchcock introduce il lettore alla complessa produzione di un cult in divenire, alla meticolosità di un autore che aveva pensato a tutto per evitare che l’esperienza dello spettatore potesse essere rovinata e che l’effetto dirompente della sua opera potesse essere depotenziato: ingresso rigorosamente vietato a pellicola iniziata, per volere del regista, e tutte le copie del romanzo di Bloch fatte acquistare dalla produzione in modo che nessuno potesse conoscere la trama e il finale prima del termine del film. Un’introduzione estremamente efficace per raccontare il contesto culturale dell’epoca e poi fare un salto all’indietro, raccontando la storia vera di un uomo profondamente disturbato.

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Le origini del male

Schechter e Powell seguono Gein nella sua formazione, ci raccontano la nascita e lo sviluppo di un complesso di Edipo avvilente e mortificante, il suo essere succube di una madre estremamente puritana, che odiava i maschi, che avrebbe tanto voluto una figlia femmina. Poi ne raccontano gli anni maturi, un’età adulta mai arrivata, i buchi di personalità, un’educazione sessuale e sentimentale perversa, i crimini commessi in bilico tra la ricerca di un appagamento sessuale irraggiungibile e la necessità di reprimere i propri sensi di colpa.

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La origin story di un villain in carne e ossa

Quella raccontata da Schchter e Powell è la origin story di un villain in carne e ossa, la storia di un uomo interrotto trasformatosi in mostro, della vittima che sta dietro e precede il carnefice, fondendosi con lui. È una storia di orrore vero, che non risparmia dettagli raccapriccianti, una storia vera che preferiremmo credere pura fiction. Narrata con piglio documentaristico e taglio cinematografico, con tavole in bianco e nero di un’espressività straordinaria, che mettono in luce il talento di Powell e la sua capacità di dipingere sentimenti tra le increspature delle labbra e le pieghe ai lati degli occhi. Un horror che sorprende per la delicatezza dell’approccio e la profondità d’analisi. 

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Schechter - Powell, "Hai sentito che ha fatto Eddie Gein?", Panini Comics, 224 pagine, 22 euro

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