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Robecchi: “La scrittura di Soriano? Una vertigine che oscilla tra commedia e dramma”

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Filippo Maria Battaglia

A venticinque anni dalla scomparsa, la casa editrice Sur riporta in libreria "L'ora senz'ombra", l'ultimo romanzo dello scrittore argentino. A raccontarne la grandezza e l'imprevedibilità, nella nuova puntata di "Incipit", è l'inventore di Carlo Monterossi. L'intervista

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"Uno di quegli scrittori che ti fa saltare sulla sedia". La nuova puntata di "Incipit" è dedicata a uno dei grandi autori del secondo Novecento, Osvaldo Soriano. A raccontarne la grandezza (e l'imprevedibilità) è Alessandro Robecchi. "Uno scrittore sorprendente - dice in questa intervista l'inventore di Carlo Monterossi - che gioca con il lettore e i suoi personaggi fino a trascinarti in un’autentica vertigine che oscilla tra commedia e dramma".

Di Soriano, la casa editrice Sur ha da poco riportato in libreria “L’ora senz'ombra”, il suo ultimo romanzo, con la traduzione di uno dei più apprezzati ispanisti del nostro tempo, Glauco Felici, che è anche l'ulteriore prova di quanto, nella letteratura, l'eccezionalità e la sorpresa nascano spesso dalla quotidianità delle storie ordinarie.

"Soriano - racconta Robecchi -  sa mischiare la vita quotidiana con elementi di assoluto paradosso: una capacità, questa, che fa parte della grande tradizione letteraria sudamericana".

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