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Decorum, Jonathan Hickman ci porta in un altro straordinari mondo

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Gabriele Lippi

Saldapress

L'autore di Pax Romana, Nightly News e House of X trasporta il lettore in un nuovo universo narrativo complesso e affascinante. Col suo stile inconfondibile

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Per gli appassionati di fumetti il nome di Jonathan Hickman è sinonimo di garanzia. Non importa se in senso positivo o negativo, quando ci si ritrova in fumetteria davanti a un albo con la sua firma sopra, si sa molto bene che genere di fumetto aspettarsi. Piaccia o meno (e a chi scrive, gettiamo la maschera da subito, piace moltissimo), ma Hickman è uno degli autori più caratterizzanti e riconoscibili del panorama fumettistico contemporaneo. Ecco perché Decorum, la sua ultima serie autoriale pubblicata negli Usa da Image Comics e portata in Italia da Saldapress in una elegantissima edizione cartonata con tanto di cover variant e cofanetto, è esattamente quello che ci si aspetterebbe da Hickman.

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Sci-fi Mistico

Decorum è una serie che oscilla tra il mistico e il fantascientifico, tra utopia e distopia, tra attesa messianica e teocrazia autoritaria e totalitarista. L’ambientazione spaziale e temporale è piuttosto ampia, abbraccia galassie e millenni, e ci immerge da subito in un universo narrativo nuovo e affascinante. La narrazione segue la storia di Neha Nori Sood una giovanissima corriera costretta a un lavoro massacrante, pericolo e sottopagato (ricorda qualcosa?) per sbarcare il lunario e tenere letteralmente in vita la famiglia nella cornice di una complessa lotta tra la Chiesa della Singolarità, un’istituzione patriarcale e altamente tecnologica impegnata a mantenere lo status quo, e le Madri Celestiali, votate a una missione messianica. Terzo attore, destinato a diventare arbitro della contesa, una sorellanza di assassine in cui Neha si ritrova quasi per caso.

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Il solito enorme lavoro di world building

Hickman si dimostra ancora una volta un costruttore di mondi con pochi eguali in ambito fumettistico. La complessità dei suoi universi viene confermata ancora una volta e non ci si deve preoccupare se almeno all’inizio ci si sente disorientati e persi nell’ubriacatura di informazioni che l’autore rifila al lettore. Pian piano, il world building di Hickman, si fa sempre più chiaro, la narrazione comincia a scorrere, gli elementi prendono il loro posto in un puzzle complesso che però ha un’immagine nitida.

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I rimandi e la caratterizzazione dei personaggi

Narrativamente, Hickman gioca con stilemi e topoi. Se i riferimenti storici appaiono soprattutto quelli dell’epoca delle prime colonizzazioni ad opera dei Conquistadores, sotto l’aspetto fantastico i richiami sono l’urbanistica di Blade Runner e gli aspetti mistici de L’Incal di Jodorowski e del Dune di Herbert (impossibile non notare la somiglianza tra le Madri Celestiali e le Bene Gesserit). A colpire in modo particolare è la caratterizzazione di personaggi che anche nello spazio di poche vignette vengono approfonditi. La psicologia di Neha, la sua personalità, vengono mostrate al lettore in profondità, innervando l’opera di una vena comica perfettamente funzionante e funzionale.

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Le infografiche

Graficamente l’autore si diverte come al solito a giocare con le infografiche (realizzate da Sasha E Head), spingendole qui al loro estremo, fornendo una miriade di dettagli apparentemente superflui ma comunque funzionali al racconto (tra le più belle e originali, in questo senso, quella che spiega la composizione del ramen mangiato da Neha a inizio storia), talvolta facendoli solo intuire, quando alla grafica sono abbinate leggende e descrizioni scritte negli incomprensibili glifi di una lingua sconosciuta.

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Disegni e colori di enorme spessore artistico

Il comparto grafico si avvale degli splendidi disegni di Mike Huddleston, capace di realizzare tavole di enorme spessore artistico muovendosi tra stili e tratti diversi, ricordando in più punti la mano di Sergio Toppi. Curiosa e interessante anche la scelta di alternare colori caldi, colori freddi e bianco e nero, spesso anche all’interno della stessa vignetta, talvolta nella definizione di un solo personaggio. Una scelta che apparentemente è manierista ma non per questo incapace di emozionare e coinvolgere il lettore, a cui offre un’esperienza sensoriale ricca e completa.

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Dove e come trovare Decorum

Decorum è disponibile in diverse versioni. Il numero 1 è già in vendita da fine gennaio, con la copertina originale (19,90 euro) o in versione variant exclusive (29,90 euro), al prezzo di 19,90 euro. L’uscita del 2, allo stesso prezzo, è prevista per il 31 marzo allo stesso prezzo. Si può però già acquistare il cofanetto a tiratura limitata (1000 copie) contenente entrambi i volumi in edizione variant (50 euro). Il numero 1 in variant exclusive è composto di uno slipcase in edizione limitata e numerata (250 pezzi) contenente il vol. 1 in versione variant exclusive e 8 stampe con le copertina A e B dei quattro capitoli al suo interno (acquistabile solo sul sito di Saldapress).

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Jonathan Hickman e Mike Huddleston, Decorum vol. 1, Saldapress, 168 pagine, 19,90 euro

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