Una doppia personale, dedicata a due maestri della fotografia del XX secolo. Due personalità in grado di rivelare - con le loro opere - la ricchezza dei decenni che hanno attraversato
Due fotografi, due europei. Entrambi iniziano la loro attività negli anni ’30 del '900, poi, sull’orlo della Seconda Guerra Mondiale, lasciano l’Europa per gli Stati Uniti, in cerca del loro futuro. Parliamo di Horst P. Horst e Lisette Model, che, in una doppia ripartenza, sono in mostra con le loro opere a Torino Camera, Centro Italiano per la Fotografia.
Horst P. Horst maestro degli scatti di moda
Il tedesco Horst P. Horst, maestro degli scatti di moda, riempirà le riviste dagli anni ’40 agli anni ’80, capace come pochi di analizzare e catturare, col suo obiettivo, armonia ed eleganza.
Lisette Model fotografa della New York che cresce
La viennese Lisette Model è la fotografa della New York che sta crescendo e della stagione del jazz migliore. Autrice di ritratti carichi di ironia, dissacranti, simboli in qualche modo della società decadente alla quale si rivolgono e della quale sono, allo stesso tempo, lo specchio.
Due fotografi a confronto, due modi di inquadrare la realtà
Nel caso di Horst è Giangavino Pazzola a curare la presentazione delle oltre 120 immagini esposte. Un percorso cronologico che indaga i legami del maestro con l’arte classica e quelli con le avanguardie; le sue collaborazioni con la rivista Vogue; l’uso sapiente della luce; i ritratti di personalità della moda e dell’arte, realizzati all’interno di dimore che si fanno esse stesse personaggi, entrando a far parte della perfetta composizione scenica.
Monica Poggi cura, invece, la parte che riguarda Lisette Model, la prima antologica a lei dedicata in Italia. Dagli inizi, quando Lisette inizia a fotografare in Francia, spinta dalla sorella Olga; agli scatti di New York o San Francisco; passando per le suggestive immagini realizzate nei locali di musica jazz e fino ai ritratti più bizzarri. Una street photographer che si avvale di inquadrature ravvicinate, con l’esasperato uso del flash e dei contrasti, capace di cogliere, come pochi, l’essenza più intima dei suoi soggetti.