La Sicilia, l'illuminismo, il potere: cento anni fa nasceva Leonardo Sciascia
È stata una delle figure più importanti della letteratura del Novecento italiano. Nato a Racalmuto l'8 gennaio del 1921, ha dedicato parte della sua opera all'analisi delle contraddizioni della sua terra
Lo scrittore Leonardo Sciascia nasceva 100 anni fa a Racalmuto, in Sicilia
SkyArte racconta Sciascia
Sciascia è morto a Palermo il 20 novembre del 1989
Sciascia, i film tratti dai suoi libri
Come narratore ha esordito con libri dedicati alla sua Sicilia, cominciando con i suoi ricordi di maestro in "Le parrocchie di Regalpetra" (cittadina dietro cui si nasconde la sua natale Racalmuto, cui è sempre tornato tutta la vita) e "Gli zii di Sicilia"
Pasolini: Casarda lo ricorda con Sciascia
Tra i più noti libri di Leonardo Sciascia si ricordano "Il giorno della civetta" e "A ciascuno il suo". Diverse sue opere sono dedicate all'esplorazione della politica e del potere ("Il contesto", "Todo modo" e "L'affaire Moro")
Dopo aver conseguito il diploma magistrale nel '41, Sciascia diventa maestro elementare
Del 1950 è il volume di poesie "Favole della dittatura"
Ai racconti di rivisitazioni storiche hanno fatto seguito romanzi gialli e i saggi "Morte dell'inquisitore" e "Feste religiose in Sicilia"
Nel 1969 inizia anche a collaborare col Corriere della Sera, prima di pubblicare "La scomparsa di Majorana" e "Il teatro della memoria"
Alla scrittura Sciascia affianca l'impegno politico che lo vede eletto consigliere comunale a Palermo nel 1975 come indipendente del Pci, con le dimissioni dopo due anni; nel 1979 accetta la candidatura nelle liste radicali in Europa e alla Camera dei Deputati, per la quale opta dopo due mesi a Strasburgo
Sciascia con Marco Pannella
Contrario al Pci e al "compromesso storico", è favorevole a trattare con le Brigate rosse dopo il rapimento di Aldo Moro
Nel 1987 un celebre articolo "Contro i professionisti dell'antimafia" gli procura isolamento e critiche aspre da gran parte del mondo della cultura e della politica di sinistra
I suoi romanzi trovano la propria forma in un'abile chiave gialla, come genere coinvolgente che nasce dalla sua ricerca illuminista della verità, ma corretta da un'essenziale nota pirandelliana, per la vena ironica di fondo legata a quella impossibilità obiettiva di distinguere tra le diverse ottiche della verità e della menzogna
Nel 1953 Leonardo Sciascia è vincitore del Premio Pirandello
Leonardo Sciascia, nel corso della sua carriera, si è anche dedicato all'analisi critica della pittura (Nella foto: con Renato Guttuso)
Leonardo Sciascia con Gianni Agnelli
Leonardo Sciascia con Emma Bonino