
Danza, Alessandra Ferri torna alla Scala con "Woolf Works", capolavoro di Wayne McGregor
Debutta in Italia il balletto ispirato agli scritti di Virginia Woolf firmato dal celebre coreografo con musiche di Max Richter. L’étoile: “Mi ha cambiato la vita”. Accanto a lei Federico Bonelli e il corpo di ballo (a cura di Chiara Ribichini). FOTOGALLERY - VIDEO

Dal 7 al 20 aprile andrà in scena al Teatro alla Scala di Milano, per la prima volta in Italia, “Woolf Works”, capolavoro del coreografo Wayne McGregor e del compositore Max Richter creato per il Royal Ballet di Londra e ispirato a tre noti romanzi di Virginia Woolf. Foto: Tristram Krenton
Alessandra Ferri: "McGregor? Il mio nuovo amore artistico". L'intervista
Protagonista l’étoile Alessandra Ferri, che torna al Teatro alla Scala di Milano dopo l’unicum del 31 dicembre del 2016 quando si esibì in "Romeo e Giulietta", uno dei ruoli che più l’ha resa celebre a livello internazionale. Foto: Tristram Krenton
Alessandra Ferri torna alla Scala. “Giulietta? E’ il mio ruolo eterno”
Accanto ad Alessandra Ferri alla Scala, così come fin dalla creazione di “Woolf Works", Federico Bonelli, principale dancer del Royal Ballet. A loro si alterneranno Emanuela Montanari e Antonino Sutera. Foto: Tristram Krenton
Il video delle prove in sala
“Per me è un’emozione meravigliosa tornare nel mio teatro e farlo con un balletto che mi ha cambiato la vita” ha confessato in conferenza stampa Alessandra Ferri. “E’ stata una richiesta inaspettata. Avevo già 50 anni e conosco la fatica fisica dei lavori di Wayne. Lui mi disse: ‘Ho bisogno dell’animo di Virginia Woolf’. E io accettai". Foto: Tristram Krenton
Alessandra Ferri: "McGregor? Il mio nuovo amore artistico". L'intervista
“E’ un lavoro molto importante nella storia della danza, credo che ci sia un prima e un dopo. E’ una riflessione sulla propria vita, un lasciar andare il passato, un volergli bene” ha aggiunto Alessandra Ferri che con “Woolf Works” ha vinto il suo secondo Olivier Award per “Outstanding Achievement in Dance”. Foto: Tristram Krenton
New York raccontata da Roberto Bolle, Alessandra Ferri e Roberto Saviano
“E’ un lavoro nato a Londra nel 2015 per due artisti italiani incredibili” ha sottolineato il coreografo Wayne McGregor. “La stessa Virgina Woolf aveva una grande passione per la danza, concepiva la scrittura come musica e danza. Abbiamo voluto lavorare su 3 romanzi che sono diventati 3 atti: Mrs Dalloway, Orlando e The Waves”. Foto: Tristram Krenton
"Woolf Works", dal Royal Ballet al cinema
“Non è un balletto narrativo, non sono storie ma una serie di emozioni che abbiamo voluto raccontare” ha spiegato McGregor che grazie a "Woolf Works" ha vinto il Critics’ Circle Award come migliore coreografia classica e il secondo Olivier Award come “Best New Dance Production”. Foto: P.I. Hansen
Il video delle prove in sala
“Wayne è un coreografo molto generoso. Ho lavorato spesso con lui. Quando Alessandra e Wayne si sono messi a lavorare insieme è successo qualcosa di molto speciale” ha sottolineato in conferenza stampa Federico Bonelli. Archivio fotografico Fondazione Teatro alla Scala. Foto: Brescia-Amisano
Il video delle prove in sala
“Wayne non mette dei pezzi coreografici sui danzatori ma lavora con i danzatori. Non ci sono risposte sbagliate quando si lavora con Wayne. C’è un modo di lavorare che produce creatività” ha aggiunto Bonelli. Archivio fotografico Fondazione Teatro alla Scala. Foto: Brescia-Amisano
Per la prima volta in Italia lo "Schiaccianoci" di George Balanchine
Una creazione, "Woolf Works", nata anche grazie al compositore Max Richter. “Scrivere le musiche per questo balletto è stato come un regalo di Natale per me. Si trattava di trovare un modo per dare un significato alla vita. I tre romanzi di Virgina Woolf a cui si ispira contengono diversi punti di vista sul cos’è la vita”. Foto: Rhys Frampton
Il video delle prove in sala
Sul palco, con Alessandra Ferri e Federico Bonelli, il corpo di ballo della Scala alle prese con un altro debutto dopo "Winterreise", la coreografia creata ad hoc per il Piermarini da Angelin Preljocaj. “Per me è un balletto speciale ed essenziale. E’ pura bellezza. Nella stagione del ballo è la prima volta di Wayne Mc Gregor alla Scala. E’ un grande evento” ha sottolineato il direttore Frédéric Olivieri. Archivio fotografico Fondazione Teatro alla Scala. Foto: Brescia-Amisano
Winterreise: viaggio nell'inverno dell'anima firmato Preljocaj
“I movimenti di Wayne sono inaspettati e il corpo di ballo ha dovuto imparare una nuova lingua. Le prove sono piene di energia, c’è tanta voglia di imparare” ha sottolineato Alessandra Ferri. Archivio fotografico Fondazione Teatro alla Scala. Foto: Brescia-Amisano

“Woolf Works" porta sulla scena il mondo di oggi, è arte contemporanea. Io ho due figlie, di 17 e 21 anni. Quando lo hanno visto sono rimaste folgorate. E’ un lavoro che appartiene a loro, ai giovani, ma anche a noi adulti per andare avanti” ha concluso Alessandra Ferri. Archivio fotografico Fondazione Teatro alla Scala. Foto: Brescia-Amisano
Per la prima volta in Italia lo "Schiaccianoci" di George Balanchine
Un momento delle prove in sala di "Woolf Works". Archivio fotografico Fondazione Teatro alla Scala. Foto: Brescia-Amisano
Il video delle prove in sala