Chiara Ferragni a Sky Tg24: "Registrazione ai social buona idea contro gli haters". VIDEO

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L'influencer si racconta, in vista dell'uscita del documentario sulla sua vita, parlando della scelta di trasferirsi all'estero ma anche dei continui commenti negativi ricevuti online per essere sia madre che imprenditrice

Una mamma, una moglie, ma anche una grande lavoratrice, una “business woman”. Così parla di sé, ai microfoni di Sky tg24, Chiara Ferragni, l’influencer da milioni di follower a capo di una propria azienda di abbigliamento, ora anche protagonista di un documentario sulla propria vita, “Chiara Ferragni - Unposted”, in uscita il 29 novembre su Amazon Prime.

Ferragni: "Criticata di continuo perché mamma e lavoratrice"

"Avere un documentario è un sogno, sapevo che avrebbe potuto essere “ispirazionale” per molte persone", spiega Ferragni, sottolineando le critiche spesso ricevute online proprio per il fatto di essere madre e manager allo stesso tempo. "Da donna c’è questo senso di colpa con cui confrontarsi perché dedichi tanto tempo alla famiglia ma anche al lavoro e a realizzare i tuoi sogni - aggiunge - A mio marito Fedez nessuno dice “perché lavori e non passi il tempo con tuo figlio”, a me questa critica viene posta quotidianamente". 

La lotta al cyberbullismo

Nell'intervista di Giovanna Pancheri spazio anche per commentare le regolamentazioni utilizzate dai social per bloccare gli hater e limitare il cyberbullismo, poco dopo l'archiviazione della querela che Ferragni e Fedez avevano presentato nei confronti di una concorrente del Grande Fratello, che su Twitter aveva definito la coppia "idioti palloni gonfiati". “Se mi fossi abbattuta per i tanti commenti degli hater non avrei fatto nulla”, dice la influencer. “Fornire i propri dati sicuramente potrebbe essere una delle soluzioni contro gli haters - spiega - perché naturalmente il fatto che sei facilmente raggiungibile ed è facile capire chi tu sia rende le persone molto meno vogliose di cospargere gli altri di odio, penso. Quella potrebbe essere una buona soluzione. Al tempo stesso penso sia molto importante dire a tutte le persone che usano i social che il fenomeno degli hater purtroppo c'è e ci sarà sempre. Speriamo che diminuisca in quantità, però un pochino ci sarà sempre qualcuno che vuole scrivere un commento maligno. La cosa più importante è veramente vivere come se questi commenti non esistessero perché purtroppo è un fenomeno che sarà sempre presente nelle nostre vite e dare valore a queste persone è proprio dar loro ragione, quindi l'idea è proprio che se loro non esistono nella tua mente, non esistono proprio nella tua vita, non farci mai abbattere dagli hater perché io veramente sono la prima testimone di questa cosa. Se mi fossi abbattuta per i commenti, tanti commenti di hater che ricevevo all'inizio della mia carriera, mi sarei scoraggiata e non avrei fatto niente di quello che poi ho fatto in questi anni”. 

Ferragni: "Italiani troppo esterofili, Paese non aiuta i giovani"

L'imprenditrice 32enne, nata a Cremona ma trasferitasi presto negli Stati Uniti per fare crescere la propria azienda, si sofferma anche sulle difficoltà nell'aprire un'azienda in Italia: “Noi italiani abbiamo tante idee, ma ci manca fiducia nel nostro Paese. Siamo troppo esterofili e poco fieri dei nostri connazionali. È ancora difficile creare un’azienda, io sono un po’ un’eccezione. In generale non è un Paese che aiuta i giovani, purtroppo”.

Il futuro della influencer

Infine, lo sguardo al futuro della sua carriera, legata a un settore - quello dei social network - in continua evoluzione: "Tra dieci anni non so come si sarà evoluto il mio mondo, ma mi sembra di avere basi solide, sono contenta e molto emozionata di scoprire cosa farò in futuro”.  

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