
Dipendenti e pensionati devono fare attenzione ad alcune novità nella compilazione del documento che recepisce le modifiche entrate in vigore a inizio 2022. Dalle aliquote Irpef alle detrazioni, a cosa prestare attenzione

È stato pubblicato il modello 730 definitivo per la dichiarazione dei redditi 2022 di dipendenti e pensionati. Recependo le modifiche entrate in vigore a inizio dell’anno passato, ci sono delle novità da tenere in considerazione per la compilazione
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Sono stati rimodulati gli scaglioni e le aliquote Irpef. Per chi presenta il 730 i conteggi li deve fare chi liquida il 730. Si applica la riduzione da 5 a 4 delle aliquote Irpef. La prima è confermata al 23% fino a 15.000 euro, la seconda fascia si è abbassata dal 27% al 25% fino a 28.000 euro; la terza scende dal 38 al 35% e ricomprende la parte di reddito da 28.001 euro fino a 50.000. I redditi sopra i 50.000 euro – limite molto più basso rispetto ai 75.000 del passato – sono tassati con l’aliquota massima, il 43%
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Introdotta la detrazione Irpef del 20% sui canoni di locazione per l’abitazione principale a favore dei giovani di età fra i 20 e i 31 anni non compiuti con reddito inferiore a 15.493 euro e la detrazione del 75% per le spese sostenute nel 2022 per l’eliminazione delle barriere architettoniche su edifici esistenti
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Aggiunti nuovi crediti d’imposta 2022 tra cui: donazioni alle fondazioni ITS; spese di installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili; spese sostenute per l’attività fisica di disabili o soggetti con patologie croniche che eseguono gli esercizi con un professionista dedicato
Con l’introduzione, da marzo 2022, dell’assegno unico universale per i figli, non spetta più la detrazione per figli a carico e si modifica il prospetto dei “Familiari a carico”. Dal 1° marzo 2022, resta in vigore solo la detrazione pari a 950 euro per ciascun figlio a carico solo se di età pari o superiore a 21 anni, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati

Nessun controllo sui dati relativi agli oneri forniti dai soggetti terzi, se la dichiarazione precompilata è accettata senza modifiche, sia nell’invio in proprio che tramite Caf, professionisti abilitati o sostituto d’imposta. Se si apportano modifiche al 730 precompilato, nessun controllo su tutti gli oneri confermati nel fai da te o tramite sostituto d’imposta; per chi si rivolge al Caf o professionista abilitato non saranno controllate dall’Agenzia le spese sanitarie risultanti nel precompilato e confermate

Dal 30 aprile sarà possibile trovare la dichiarazione 730 precompilata dei singoli contribuenti sul sito web dell’Agenzia Entrate. Il modello va presentato entro la scadenza del 30 settembre, che quest’anno cadendo di sabato slitta al 2 ottobre 2023. Da ricordare che prima si presenta, prima vengono effettuati i rimborsi

Il vantaggio del modello 730 sono che il contribuente non deve più fare calcoli e quindi la compilazione risulta più semplice rispetto al modello Redditi PF. Il rimborso dell’imposta viene accreditato direttamente nella busta paga o nella rata di pensione, a partire dal mese di luglio per i dipendenti e agosto o settembre per i pensionati. Se il credito a rimborso è superiore a 4.000 euro, può esserci un controllo supplementare dell’Agenzia Entrate prima di erogare il rimborso, specie se ci sono incoerenze nei dati

Se il contribuente deve versare delle somme, vengono trattenute dalla retribuzione (a partire da luglio) o dalla pensione (a partire da agosto o settembre) direttamente nella busta paga o sulla rata della rendita
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