Buy Nothing Day, la risposta anti-consumistica al Black Friday
EconomiaNato in Canada 28 anni fa, si è presto diffuso negli Usa e da qualche anno anche in Europa. Si celebra il giorno dopo il Ringraziamento o il giorno dopo il Black Friday, per aderire basta non fare shopping per 24 ore
Mentre impazza la corsa agli acquisti per il Black Friday, quest'anno più online che offline, c'è anche chi sceglie di astenersi dallo shopping per protesta, aderendo al "Buy Nothing Day". Si tratta di una giornata che si celebra nella stessa data del "venerdì nero", il 27 novembre 2020, e si basa su una semplice regola: per tutte le 24 ore non si deve comprare nulla. Ma c'è anche chi è arrivato a tagliare le proprie carte di credito pubblicamente.
Che cos'è il Buy Nothing Day
La giornata è nata in Canada nel 1992, in risposta al Black Friday, e si è diffusa negli anni successivi anche negli Stati Uniti, la patria del Venerdì Nero, per arrivare poi anche in Europa, Italia compresa. Oggi si celebra in oltre 60 Paesi. Chi sceglie di festeggiarla critica il consumismo smodato, ma non solo: c'è infatti chi accusa le grandi giornate dello shopping di essere un'arma dei grandi gruppi contro i piccoli esercizi. I siti che diffondono il movimento descrivono i principi del Buy Nothing Day: si parte dalla convinzione che "nessun acquisto è necessario". L'iniziativa è un modo per rendersene conto, "sfidando se stessi, la propria famiglia e i propri amici": "Riesci a resistere all'impulso o il Black Friday ti costringerà ad acquistare cose che probabilmente non ti servono?". Per i più estremi, l'iniziativa dovrebbe estendersi ai consumi domestici: non bisognerebbe consumare energia, andrebbe evitato anche l'utilizzo di dispositivi elettronici come pc, tablet, smartphone e televisori. Persino guidare potrebbe essere bandito.
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Contro la "shopocalypse"
Gli aderenti la considerano una "fuga dalla shopocalypse", ovvero dall'apocalisse dello shopping. I promotori del giornata descrivono infatti il Black Friday come un'iniziativa davvero "nera", nel senso di negativa, e la definiscono "distopica". Si ritiene che i grandi rivenditori usino l'evento per fare offerte "estremamente competitive" che portano gli acquirenti a "calpestarsi e combattere l'uno contro l'altro" per mettere le mani su articoli che "andranno in discarica l'anno prossimo". Problema - quello dell'assembramento - che quest'anno, negli Usa come in Europa, sarebbe da evitare a causa del emergenza Covid-19.
Favorire i piccoli negozi
Il movimento del Buy Nothing Day, però ha anche un obiettivo economico, accanto a quello sociale. Il motivo è soprattutto l'impossibilità dei piccoli negozi di competere contro quella che viene definita "spietata riduzione dei prezzi". "Il Black Friday succhia la vita delle piccole imprese". Lo hanno sostenuto negli scorsi giorni anche i negozianti italiani che hanno chiesto al Governo di rinviare il Black Friday di una settimana, come deciso in Francia in accordo con Amazon. Nelle zone rosse, infatti, i negozi che non vendono prodotti ritenuti essenziali non saranno aperti venerdì 27 novembre.
Niente attività a pagamento
L'appuntamento non promuove solo lo stop dell'acquisto di articoli ma anche delle attività complessive. Anche se questo non vuol dire stare fermi a letto tutto il giorno (nonostante possa essere un'opzione), chi vuole aderire deve evitare gli "eventi a pagamento". Si suggerisce quindi di optare per un buon libro da trovare nella propria libreria di casa. In tempi pre Covid-19 erano consigliate anche le gite fuori porta, magari in bicicletta, o le visite nei musei, che in alcuni casi adesso si possono visitare online. Data la situazione attuale, meglio stare a casa e magari metterla a posto. L'hashtag da usare è. #BuyNothingDay.
Obiettivo: cambiare vita
La volontà degli aderenti, spesso, coincide anche con la scelta di superare le 24 ore del Buy Nothing Day e adottarlo come stile di vita, diffondendo la consapevolezza che non tutto quello che sembra necessario, in realtà lo è. Se quindi dovesse spuntare durante il Black Friday la necessità di comprare qualcosa, il Buy Nothing Day raccomanda di farlo "ignorando i grandi rivenditori e supportando le imprese locali e indipendenti".